Nuova Alfa Romeo Stelvio a questo punto dovrebbe arrivare non prima di fine 2027 inizio 2028 dato che è stata ufficialmente confermata l’estensione della produzione delle attuali Giulia e Stelvio fino a fine 2027. Il SUV di segmento D sarà molto diverso rispetto alla prima generazione. I designer del biscione hanno deciso infatti di dare a questo modello una propria personalità specifica che sarà assai differente da quella di Giulia. In parole povere non sarà una Giulia con le ruote e alte e una carrozzeria più muscolosa ma un qualcosa di davvero unico pensato per fare bene in ogni mercato e soprattutto in quello americano dove il brand milanese si gioca una grossa fetta del suo futuro dato che si candida a diventare brand premium globale di Stellantis.
Nuova Alfa Romeo Stelvio avrà una sua personalità e sarà pensato per sorprendere
Ovviamente non mancheranno elementi di design visti in Alfa Romeo Junior che qui però verranno reintepretati per essere implementati in un modello molto più grande come dimensioni. Ci saranno anche elementi inediti che debutteranno proprio con questo veicolo ma che poi ritroveremo anche nella nuova Alfa Romeo Giulia e anche nel famoso modello che riporterà Alfa Romeo nel segmento E del mercato.
Rispetto ai render trapelati fino ad oggi qualche piccola modifica al design la attendiamo anche per una questione legata all’utilizzo di motori termici che inizialmente non erano previsti e che inevitabilmente qualche piccolo cambiamento estetico all’anteriore provocherà. La targa invece senza alcun dubbio al pari di Junior e come per la futura Giulia sarà centrale. E’ la legge dell’Unione Europea ad imporlo.
Tornando alla gamma dei motori della nuova Alfa Romeo Stelvio, il nuovo progetto ruoterà intorno alla tecnologia ibrida plug-in, affiancata da una versione completamente elettrica, elemento imprescindibile per presidiare il mercato premium europeo. Secondo indiscrezioni provenienti dalla Francia, la base tecnica sarà affidata a un quattro cilindri 2.0 turbo a benzina, abbinato a un’unità elettrica, per una potenza complessiva di almeno 400 cavalli. La trasmissione potrà essere posteriore o, in alternativa, la trazione integrale Q4.
Non sembra invece essere prevista l’adozione del sistema ibrido con motore 1.6 da 210 cavalli, destinato alla futura Jeep Cherokee del 2026. Questa soluzione, infatti, si fonda su un’architettura a trazione anteriore con motore disposto trasversalmente, in netto contrasto con la filosofia tecnica del marchio. Tradizionalmente, la Casa ha puntato su schemi con motore longitudinale e trazione posteriore, garanzia di maggiore equilibrio e precisione di guida, caratteristiche imprescindibili per un modello destinato a rafforzare l’identità sportiva.