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Stellantis: a Cassino ulteriore proroga dello stop produttivo

I dipendenti Stellantis di Cassino non lavorano dal 25 settembre e sarebbero dovuti rientrare presso lo stabilimento lunedì 6 ottobre

Cassino Plant

Continua ad arrecare più che ovvie preoccupazioni la condizione che gravita attorno allo stabilimento Stellantis di Cassino, vicino Frosinone. Il contesto di profonda crisi che sta attraversando l’importante stabilimento in provincia di Frosinone, ricade in quella che è un’incertezza generalizzata che sta colpendo il comparto dell’automotive su scala europea.

Un set di scenari che potrebbero finire anche per rivedere pure il destino di marchi iconici; vedi le discussioni e le indiscrezioni che da qualche giorno gravitano proprio attorno allo stabilimento di Cassino, ovvero attorno a due marchi iconici nel parterre di brand di casa Stellantis come Alfa Romeo e Maserati. Proprio lo stabilimento di Cassino è infatti destinatario della produzione di tre modelli del cluster Premium e Lusso di Stellantis, appartenenti ai marchi citati. Presso lo stabilimento di Cassino oggi vengono prodotte esclusivamente le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, oltre alla Maserati Grecale.

Si configura una ulteriore settimana di stop produttivo presso lo stabilimento Stellantis di Cassino

A seguito delle indiscrezioni su possibili discussioni con eventuali investitori arabi, in relazione a una possibile cessione di Maserati, Alfa Romeo e delle operazioni proprio presso lo stabilimento di Cassino, una ulteriore tegola precipitata sui lavoratori del sito è quella relativa a un ulteriore prolungamento dello stop produttivo. Presso lo stabilimento Stellantis di Cassino sono infatti sempre meno i giorni lavorati rispetto a quelli di stop produttivo.

Viene posto in essere infatti un ulteriore fermo produttivo che andrà ad intaccare le operazioni dei reparti lastratura, verniciatura e montaggio a partire dal prossimo lunedì 6 ottobre ovvero fino a venerdì 10 ottobre, al netto di eventuali altri prolungamenti divenuti ormai la norma. Va ricordato che i dipendenti Stellantis impiegati a Cassino non lavorano dallo scorso 25 settembre e sarebbero dovuti rientrare presso lo stabilimento proprio lunedì 6 ottobre quando invece si configura una ulteriore settimana di stop. In questo modo si aggiungono ulteriori giornate non lavorate a una crisi emblematica che ha caratterizzato già questi primi nove mesi del 2025. Il totale delle giornate non lavorate, su 166 giorni lavorativi, da gennaio a settembre 2025 risulta infatti pari a 82. Considerando poi le giornate lavorative che verranno meno con lo stop dal 6 al 10 ottobre prossimi, su un complessivo di 174 giorni lavorativi saranno 90 quelli di stop complessivo.

Stabilimento Stellantis Cassino

Di conseguenza sono inferiori al 50% le giornate effettivamente lavorate, col resto delle giornate che sono state interessate da un continuo ricorso agli ammortizzatori sociali. Ne deriva che la continuità operativa, comunque ricercata, rimane un miraggio per il plant Stellantis di Cassino. La ragione del continuo ricorso agli ammortizzatori sociali ovvero degli stop produttivi praticamente costanti va ricercata in una ineluttabile crisi che coinvolge i modelli prodotti a Cassino. La situazione necessita di una consistente attenzione, ovvero di una presa di posizione che possa definitivamente invertire la rotta.