Al Simposio Internazionale sull’Illuminazione Automobilistica (ISAL) 2025, in corso a Darmstadt fino al 24 settembre, Opel, Stellantis e l’Università Tecnica di Darmstadt (TU Darmstadt) presentano una speciale Grandland. Questo veicolo dimostrativo mostra come le auto autonome di livello SAE 3 (hands-off, eyes-off) potranno comunicare in futuro con pedoni, ciclisti e altri veicoli tramite sistemi di illuminazione avanzati. Opel continua così la sua tradizione di offrire tecnologie di illuminazione innovative, combinando sicurezza e interazione intelligente sulla strada. L’evento mette in luce il ruolo cruciale dell’illuminazione nel progresso dei veicoli autonomi, aprendo nuove possibilità per una guida più sicura, intuitiva e connessa, in linea con le tendenze della mobilità del futuro.
Opel, Stellantis e la TU Darmstadt conducono ricerche congiunte su nuove tecnologie di illuminazione dal 2022
In Opel, l’innovazione nell’illuminazione va oltre il miglioramento della visibilità: si tratta di creare interazioni più sicure e intelligenti sulla strada. Al Simposio Internazionale sull’Illuminazione Automobilistica di Darmstadt, Philipp Röckl, Global Lead Lighting di Stellantis, e Julisa Le, Lead Innovation Engineer, presenteranno un concetto lungimirante: come i veicoli autonomi possono utilizzare la luce per comunicare con i pedoni e gli altri utenti della strada. Per dare vita a questa idea, il team ha collaborato con l’Opel Concept Workshop e gli studenti della TU Darmstadt per sviluppare un esclusivo dimostratore Grandland.
“I fari svolgono chiaramente un ruolo importante nell’aumentare la sicurezza stradale, ma i moderni sistemi di illuminazione offrono molto di più. Ad esempio, le firme luminose possono essere facilmente animate e utilizzate per le animazioni. E il Blitz illuminato sulla Opel Grandland può essere sostituito da un display che può sia mostrare l’emblema illuminato sia essere utilizzato per comunicare con gli altri utenti della strada e i pedoni. Utilizzando gli elementi di illuminazione esistenti, sarà facile aggiungere funzionalità di comunicazione quando introdurremo le funzionalità di guida autonoma nelle nostre auto”, ha affermato Röckl.
Per dimostrare le potenzialità delle auto del futuro, il team ha innanzitutto definito i casi d’uso, ovvero “possibile pericolo derivante da un pedone o da altre situazioni” e “la situazione è sicura e il pericolo derivante da un pedone non è più presente”. In parole povere, si tratta di situazioni che la maggior parte degli automobilisti ha incontrato, come un bambino che rincorre una palla sulla strada o un pedone che emerge tra due auto parcheggiate. Con questo in mente, il team ha poi dotato Opel Grandland di un sistema di telecamere per il rilevamento di oggetti e gesti, nonché per la previsione delle intenzioni tramite intelligenza artificiale. Infine, ha iniziato a perfezionare i sistemi di illuminazione.
Quando funziona con il Livello SAE 3 o superiore, gli indicatori di direzione anteriori e posteriori della Grandland si illuminano permanentemente di ciano, fornendo un segnale chiaro agli altri utenti della strada. Allo stesso tempo, l’illuminazione caratteristica rimanente rimane nel consueto bianco. Quando i sistemi di telecamere rilevano un pedone sul percorso del veicolo, l’illuminazione caratteristica diventa magenta e il display mostra un segnale di avvertimento dello stesso colore, avvisando visivamente il pedone che l’auto si sta avvicinando.
Contemporaneamente, il veicolo inizia a decelerare. Una volta che la Grandland si è fermata, l’illuminazione caratteristica diventa verde e il display mostra un’immagine verde di un pedone, nota come segnale di attraversamento pedonale, per indicare che l’auto ha riconosciuto il pericolo, si è fermata e che il pedone può attraversare. Nel caso in cui la situazione non possa essere gestita dall’algoritmo di intelligenza artificiale, al conducente viene chiesto di assumere il controllo del veicolo, in linea con gli standard di settore per i protocolli ADAS.
“Abbiamo scelto appositamente colori che non siano già associati ad altre funzioni del veicolo per evitare malintesi. Ad esempio, il rosso è intuitivamente comprensibile, ma è già utilizzato per le luci di stop o i fanali posteriori delle auto. Il ciano e il magenta sono stati attentamente valutati ai fini della percezione e attualmente non sono presenti in nessuna situazione di traffico. Entrambi garantiscono una comunicazione chiara e inequivocabile con gli altri utenti della strada”, ha aggiunto Le. Questa innovazione riflette l’impegno di Opel verso una sicurezza accessibile e intelligente per tutti gli utenti della strada, rafforzando al contempo la fiducia nei veicoli autonomi.
Opel, Stellantis e la TU Darmstadt hanno avviato una ricerca congiunta sulle nuove tecnologie di illuminazione nel 2022. La cooperazione fa parte della rete di ricerca globale di Stellantis con prestigiose università. Nei cosiddetti “OpenLabs”, si acquisiscono conoscenze scientifiche da utilizzare nei sistemi tecnologici delle future generazioni di veicoli. La partnership strategica con la TU Darmstadt aprirà la strada a una nuova era nelle tecnologie di illuminazione. Inoltre, Stellantis sta attualmente finanziando tre dottorandi presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologia dell’Informazione dell’università.