Il bilancio delle immatricolazioni di Lancia in Europa per il 2025 continua a destare preoccupazione, nonostante segnali positivi legati al marchio, come il ritorno nelle competizioni con un programma WRC2. Le vendite non mostrano ancora stabilità né segnali di una ripresa concreta, evidenziando un quadro di mercato complesso per la storica casa torinese.
In Italia, il mercato principale per Lancia, le cifre tra gennaio e aprile hanno mantenuto un ritmo discreto, con un picco di 1.110 unità a marzo. Tuttavia, da maggio in poi si osserva una flessione: 639 vetture immatricolate, con una leggera ripresa a giugno (718 unità) e luglio (800), prima di un nuovo calo ad agosto (come capita molto spesso a molti costruttori) a soli 446 esemplari.
La Lancia Ypsilon resiste nella top 50 del mercato italiano, ma il 44esimo posto di agosto mette in evidenza la difficoltà del marchio a mantenere la competitività. Pur superando l’Audi A1, resta lontana dalla performance di city car come la Suzuki Swift, un chiaro segnale della necessità di rilanciare la visibilità e l’appeal del modello.
In Francia, la situazione peggiora ulteriormente. Dopo un giugno discreto con 75 immatricolazioni, i volumi crollano a luglio (32) e agosto (24), segnando i livelli più bassi dell’anno e portando il totale dei primi otto mesi a soli 510 veicoli. Il mercato francese, dunque, conferma un interesse ridotto per il marchio. Situazione simile in Spagna, dove, dopo un aprile positivo (148 unità), agosto registra appena 6 immatricolazioni, con un totale annuo di 439 veicoli.
Complessivamente, da gennaio ad agosto 2025, Lancia ha immatricolato in Europa appena 7.809 vetture. Un dato che pone interrogativi sul futuro: alla fine dell’anno, le immatricolazioni del marchio torinese potrebbero essere inferiori a quelle di Maserati, scenario impensabile solo fino a pochi anni fa.
Lancia sta certamente affrontando un momento di crisi dovuto anche alla scarsa visibilità. Persino l’arrivo di una versione entry-level della Ypsilon, meno costosa e senza motore ibrido, potrebbe non bastare. Il ritorno nel WRC2 è un segnale positivo, ma insufficiente da solo a rilanciare l’attenzione sul brand. Il lancio della futura Lancia Gamma nel 2026, a questo punto, potrebbe rappresentare un’opportunità cruciale.