La Ferrari 849 Testarossa, nelle versioni coupé e Spider, sta già catturando l’attenzione degli appassionati più devoti del Cavallino Rampante. Questo nuovo modello rappresenta l’erede naturale delle amate SF90 Stradale e Spider, senza dimenticare il legame con la leggendaria Ferrari Testarossa “Tipo F110” degli anni Ottanta e Novanta, un’auto che ha raggiunto lo status di icona nel giro di pochi decenni.
La 849 Testarossa, pur erogando “solo” 1.036 cavalli, si colloca come punta di diamante della tecnologia sportiva Ferrari, e riesce comunque a competere con supercar del calibro della Lamborghini Fenomeno o della Chevrolet Corvette ZR1 C8, entrambe leggermente più potenti, ma con costi e accessibilità ben diversi. Tuttavia, il nuovo modello potrebbe generare qualche perplessità tra gli appassionati meno fedeli al marchio.
Da un lato, la 849 Testarossa sostituisce le SF90 Stradale e Spider, modelli già capaci di tenere testa alle più recenti creazioni Lamborghini; dall’altro, vuole rendere omaggio alla storica Testarossa, incarnando un legame con l’eredità e lo stile iconico degli anni Ottanta. Il risultato è un’auto che tenta di conciliare innovazione e nostalgia, un compito ambizioso per una hypercar destinata a diventare un punto di riferimento tecnologico senza rinunciare al fascino del passato.
Andando a “ripescare” più autenticamente nella storica Testarossa, senza sminuire affatto la nuova Ferrari 849 Testarossa, troviamo il progetto di Luca Serafini, noto sui social come lsdesignsrl, che attraverso la CGI ha reinterpretato la storica coupé italiana.
Il designer ha creato una vera e propria “Operazione Nostalgia”, attingendo alle forme e al carattere delle Ferrari 512 S e Testarossa originali, mantenendo iconici dettagli come le pieghe laterali e la griglia posteriore, ma aggiornandoli a uno stile contemporaneo del XXI secolo.
Nella sua visione, fari a scomparsa, luci diurne a LED integrate e proporzioni riviste rendono la vettura un ponte tra passato e futuro, una celebrazione delle vibrazioni degli anni Ottanta rivisitate in chiave moderna.