La nuova Ferrari 849 Testarossa è la grande protagonista dell’informazione motoristica di questi giorni. Diciamo che sta monopolizzando la scena, non solo per il ruolo nel listino del “cavallino rampante”, ma anche per il suo linguaggio stilistico ardito, fonte di accesi dibattiti in rete. Chi frequenta i social sa di cosa sto parlando. Se nessuno mette in dubbio l’eccellenza tecnica e prestazionale della “rossa” più recente, fatto salva qualche rara nota critica sulla natura ibrida del mezzo, ben diverso è il rapporto col suo design, fonte di disappunto per molti.
- Stile: volumi ben calibrati, ma con elementi estetici discutibili
- Richiami storici: 512 S e 512 M, al posteriore
- Perché Testarossa? Per il colore rosso dei coperchi delle punterie
- Perché 849? Otto cilindri, da circa 490 centimetri cubi di cilindrata unitaria
- Plus: quadro prestazionale al top, grande fruibilità della cavalleria, tecnologia al top
- Potenza massima: 1050 cavalli
- Inspiegabile: la fascia nera verticale alle spalle delle portiere
Ancora una volta Flavio Manzoni ha espresso la sua vena creativa con codici espressivi non unificanti sul piano dell’ammirazione, almeno con riferimento alle immagini ufficiali divulgate dalla casa di Maranello. Per formarsi un’idea più attendibile e qualificata, meglio aspettare la visione dal vivo del modello, che consentirà di avere un termometro più idoneo a misurare il suo gradimento.
Per quel che mi riguarda, al momento, ritengo che la veste stilistica della Ferrari 849 Testarossa, sebbene meno raffinata di quanto ci si aspetterebbe da una “rossa”, non è male, al netto dell’elemento nero verticale alle spalle delle portiere, che suona alla stessa stregua di una pesante stonatura. Incredibile come per dar vita a un simile segno distintivo, di pessimo gusto, si siano spesi giorni di lavoro, alla ricerca dell’innesto più idoneo. Uno sforzo di cui si poteva certamente fare a meno, per un elemento grafico che crea solo disturbo visivo.
Non mi piace neppure la fascia nera di collegamento tra i fari anteriori, in stile 365 GTB/4 Daytona, che crea un family feeling stucchevole, la cui altra vittima è stata la F80. Diverso il caso delle 12 Cilindri e 12 Cilindri Spider, che architettonicamente e filosoficamente si legano a quella vettura storica, da cui hanno ripreso lo stilema in esame. Lì, però, a creare la stonatura ci pensa l’area del lunotto posteriore, quasi come se il capo designer del “cavallino rampante” non ce la facesse proprio ad accettare l’armonia assoluta, come quella delle Monza SP2 ed SP2, per limitarci a modelli da lui firmati negli scorsi anni.
Tornando alla fascia anteriore nera della nuova Ferrari 849 Testarossa, questa è per fortuna meno generosamente dimensionata rispetto alla soluzione della F80, riducendo così il poco gradevole effetto ottico, che qui diventa accettabile. Fatti salvi gli elementi a contrasto prima menzionati, il resto del look della “rossa” più recente si esprime con grinta e personalità. In linea di massima, questa è un’auto ad alto indice di coinvolgimento, con citazioni raffinate, come le due alette nello specchio di coda, che rimandano alla fisionomia delle mitiche 512 S e 512 M, ma l’area del lunotto resta travagliata, pur se meno che sulla SF90.
Penso che dal vivo la sua presenza scenica sarà catalizzante, anche se il tema della bellezza poteva essere affrontato meglio, evitando certe divagazioni “artistiche” decisamente poco “michelangiolesche”, utili solo a creare un dibattito, buono per un quadro ma non per un’auto. Nel complesso, però, la Ferrari 849 Testarossa non mi dispiace affatto, anche se non scatena in me la febbre da cavallo delle vecchie opere di Pininfarina.
Tenendo conto di quanto fa la “concorrenza” e del ruolo prioritario avuto dagli aspetti funzionali, le pecche estetiche possono essere viste con grande clemenza, anche perché -tutto sommato- relativamente poco impattanti, oltre che suscettibili di essere metabolizzate nel tempo. Certo, il paragone con la magnifica silhouette e l’impeccabile spiritualità della “rossa” di cui ha preso a prestito il nome è insostenibile: la supercar degli anni ’80 era di un altro pianeta sul piano stilistico. Difficile pensare che la nuova riesca a fare breccia nel cuore della gente con la stessa iconica intensità dell’altra.
Il profilo tecnologico e prestazionale è però stato portato a nuovi livelli, ben più alti di quelli dell’antesignana, anche tenendo conto di quanto proposto dalla concorrenza nei rispettivi periodi storici. La Ferrari 849 Testarossa, pur rinunciando all’insostituibile magia del motore a 12 cilindri, spinge l’asticella a un livello molto più estremo, non solo in termini assoluti ma anche relativi, con riferimento allo stato dell’arte delle due epoche messe a confronto.
La nuova berlinetta, nata per prendere il posto della SF90 Stradale, è una ibrida plug-in da 1050 cavalli di potenza massima. Il maggiore apporto energetico giunge dall’unità endotermica V8 biturbo da 4.0 litri, disposta in posizione centrale-posteriore, che mette sul piatto 830 cavalli. Ne deriva un quadro prestazionale al top, ben illustrato dai numeri, sebbene questi non siano in grado di esternare in pieno la sua incisività dinamica. Li riportiamo per dovere di cronaca: accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 2.3 secondi, da 0 a 200 km/h in 6.35 secondi, velocità massima di oltre 330 km/h.
Incredibile il livello di coinvolgimento promesso al pilota, senza penalizzarlo sul fronte del comfort di marcia e della raffinatezza. Questa vettura sportiva è stata pensata per i clienti più esigenti, per coloro che vogliono il massimo da una Ferrari “ordinaria”. Soltanto con alcune limited edition si può andare oltre. Basti dire che il tempo sul giro messo a segno sulla pista di Fiorano, di 1’17″50, può essere superato solo dalla SF90 XX Stradale e dalla F80.
La connessione della nuova Ferrari con la famiglia delle Testarossa viene dal colore dei coperchi delle punterie, ripreso in questo modello, per legittimare l’uso di una sigla così nobile. Tra le innovazioni più evidenti spiccano le turbine, che diventano le più grandi di sempre per una vettura di gamma del “cavallino rampante”. La componente elettrica del powertrain si giova di due unità installate sull’asse anteriore e di una disposta su quello posteriore. Insieme aggiungono 220 cavalli alla scuderia, con una reattività immediata. Il sistema a quattro ruote motrici on-demand e il torque vectoring massimizzano le prestazioni dell’auto in tutte le condizioni.
Per esaltarne l’handling ed affinare il feeling nella guida al limite, la Ferrari 849 Testarossa offre, insieme al sistema brake-by-wire di ultima generazione e all’innovativo sistema di stima FIVE, l’ABS Evo, che migliora precisione e ripetibilità della frenata. Completamente rivista la taratura di molle e ammortizzatori, per migliorare il comportamento della vettura al limite di aderenza. Il rapporto peso/potenza è il più fruttuoso di sempre fra le “rosse” della line-up “ordinaria”. Notevole lo studio dei flussi, che ha portato a livelli impressionanti di downforce: il carico deportante tocca quota 415 kg a 250 km/h: 25 kg in più della SF90.
Notevole il lavoro svolto nell’abitacolo, ancora più avvolgente ed ergonomico. Si apprezza il ritorno di alcuni tasti fisici, fortemente richiesti dalla clientela. Migliora la timbrica del sound, rispetto all’auto sostituita in listino, grazie a un attento lavoro condotto sugli scarichi, per una resa più adrenalinica, anche se non coinvolgente quanto quella dei V12. Il livello sonoro è stato incrementato a tutti i regimi, con particolare attenzione alla ricchezza e purezza del suono a quelli bassi e medi. La Ferrari 849 Testarossa ha un cambio veloce come la luce, che ne asseconda al meglio le dinamiche.
Insieme alla versione coupé è stata presentata anche la Spider. Quest’ultima è dotata di un tetto rigido retrattile (RHT), che permette al guidatore di passare dalla configurazione chiusa a quella aperta (e viceversa) in soli 14 secondi, anche in marcia fino a 45 km/h. In questo modo, tutte le straordinarie prestazioni della vettura sono godibili in ogni condizione, anche en plein air, per una maggior connessione con l’ambiente circostante. Aumenta così la gamma emotiva, godibile in modo vibrante anche con un filo di vento ad accarezzare i capelli. Per massimizzare il comfort, sulla Ferrari 849 Testarossa Spider è stato sviluppato un nuovo sistema che riduce al minimo le turbolenze a bordo: l’innovativo wind stop posizionato dietro i sedili.
A chi non si accontenta del profilo prestazionale standard viene offerta l’opzione del kit Assetto Fiorano. In questa configurazione, la 849 Testarossa migliora ulteriormente le prestazioni dinamiche e aerodinamiche delle sorelle “base”. Il peso scende di circa 30 kg, grazie all’uso estensivo di materiali compositi come fibra di carbonio e titanio. Efficaci le soluzioni scelte per una gestione ancora più fruttuosa dei flussi d’aria. La dinamica del veicolo è stata ottimizzata con sospensioni rigide Multimatic, molle alleggerite del 35% e un gradiente di rollio ridotto del 10%, migliorando la gestione dei moti di cassa e l’efficacia aerodinamica. Che dire? Chapeau!
Ferrari 849 Testarossa – Scheda tecnica
MOTOPROPULSORE IBRIDO
- Potenza massima 1050 cv
MOTORE A COMBUSTIONE INTERNA
- Tipo V8 biturbo – Carter secco
- Cilindrata totale 3990 cm3
- Alesaggio e corsa 88 x 82 mm
- Potenza massima* 830 cv a 7500 giri/min.
- Coppia massima 842 Nm a 6500 giri/min.
- Regime massimo 8300 giri/min.
- Rapporto di compressione 9,54:1
- Potenza specifica 208 cv/l
SISTEMA ELETTRICO
- Potenza massima in eDrive 163 cv
- Capacità batteria 7,45 kWh
- Autonomia massima in eDrive 25 km
DIMENSIONI E PESI
- Lunghezza 4718 mm
- Larghezza 2304 mm
- Altezza 1225 mm
- Passo 2650 mm
- Carreggiata anteriore 1678 mm
- Carreggiata posteriore 1673 mm
- Peso a secco* 1570 kg (Spider 1660 kg)
- Rapporto peso a secco/potenza 1,5 kg/cv
- Distribuzione dei pesi 45% ant. / 55% post.
- Capacità serbatoio 68 litri
- Capacità baule 74 litri
PNEUMATICI E CERCHI
- Anteriore 265/35 R20 J9.5
- Posteriore 325/30 R20 J11.5
FRENI
- Anteriore 410 x 223 x 38 mm
- Posteriore 372 x 233 x 34 mm
TRASMISSIONE E CAMBIO
- Cambio F1 a doppia frizione e 8 rapporti
CONTROLLI ELETTRONICI
- Side Slip Control (SSC) 9.0, TC, eDiff, SCM, FDE 2.0, EPS, FIVE, ABS Evo ed EBD prestazionali in tutte le posizioni del Manettino
PRESTAZIONI
- Velocità massima >330 km/h
- 0-100 km/h <2,3 s
- 0-200 km/h 6,35 s
- 100-0 km/h 28,5 m
- 200-0 km/h 108,0 m
- Tempo sul giro di Fiorano 1’17″500
PRESTAZIONI SPIDER
- Velocità massima >330 km/h
- 0-100 km/h <2,3 s
- 0-200 km/h 6,5 s
- 100-0 km/h 28,5 m
- Tempo sul giro di Fiorano 1’18″100
CONSUMO DI CARBURANTE
- In corso di omologazione
EMISSIONI CO2
- In corso di omologazione
- Allestimento con contenuti opzionali
Fonte | Ferrari