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Ford, GM e Stellantis grazie a Trump non pagheranno più miliardi a Tesla e Rivian

Dal 2022, GM Ford e Stellantis hanno speso miliardi per acquistare crediti da Tesla e Rivian

Auto elettriche

Il 2025 segna un cambiamento radicale nell’industria automobilistica americana, influenzato dalle politiche di Donald Trump, che hanno ridefinito le regole del settore. L’eliminazione dei crediti d’imposta federali per i veicoli elettrici rappresenta una svolta significativa, ulteriormente accentuata dalla rimozione delle sanzioni per il mancato raggiungimento degli standard di risparmio carburante previsti dalla normativa CAFE. Il risultato è un mercato con regole completamente nuove. I principali beneficiari sono i produttori di veicoli a combustione interna come Stellantis, Ford e GM, liberi di vendere pickup e SUV senza penalità.

Ford, GM e Stellantis hanno pagato miliardi a Tesla e Rivian ma con Trump le cose cambieranno

Al contrario di Stellantis, Ford e GM, Tesla, Rivian e altri specialisti dell’elettrico rischiano perdite miliardarie, non per calo della domanda, ma per la scomparsa di un’importante fonte di ricavi. Al centro della controversia c’è un’EPA che sembra agire contro la propria missione ambientale dichiarata.

Dal 2022, GM ha speso circa 3,5 miliardi di dollari per acquistare crediti regolamentari, afferma Bloomberg. Anche Ford e Stellantis hanno speso miliardi. Quei soldi sono andati a marchi come Tesla e Rivian, che avevano molti crediti da vendere poiché le loro auto emettono zero emissioni. Con la fine dei crediti d’imposta per i veicoli elettrici e delle multe CAFE per le violazioni delle normative, Ford, GM e Stellantis possono riversare i soldi che avrebbero speso per i crediti nel loro salvadanaio.

Il CEO di Ford, Jim Farley, ha affermato che il cambio di politica ha il “potenziale di sbloccare un’opportunità multimiliardaria”, sottolineando che la Blue Oval sta già riorganizzando il suo stabilimento di Oakville in Ontario, per costruire pick-up Super Duty invece di veicoli elettrici. Anche GM sta riducendo la produzione di veicoli elettrici, optando per la revisione degli stabilimenti per i modelli a benzina. Stellantis, nel frattempo, si è spinta fino al punto di riportare in auge l’assetato motore Hemi V8, un motore che si pensava fosse morto nell’era dell’elettrificazione. Con tutti questi cambiamenti, la fine potrebbe essere vicina per alcuni marchi di veicoli elettrici.

Stellantis, Ford e GM
Stellantis, Ford e GM

La fine dei crediti d’imposta rende l’acquisto di veicoli elettrici meno conveniente e costringe i marchi che ne traevano profitto a reinventarsi. I produttori più piccoli rischiano di sparire, poiché il successo di modelli costosi dipendeva proprio da quei crediti. Anche grandi aziende come Tesla e Rivian subiscono perdite, privati di introiti fondamentali derivanti dalla vendita di crediti regolamentari. Nel frattempo, l’EPA sembra ignorare la propria missione dichiarata di proteggere salute e ambiente, sostenendo indirettamente politiche che favoriscono veicoli più inquinanti. Non si tratta di imporre scelte ai consumatori, ma di promuovere regolamenti coerenti con gli obiettivi ambientali. Con Trump al potere, l’agenzia facilita un ritorno a auto più sporche e meno efficienti, compromettendo risparmi e benefici per la società. Dunque per Stellantis una buona notizia.