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Stellantis: il nuovo ibrido per gli USA è già pronto a debuttare anche in Europa

L’unità da 1.6 litri proposta da Stellantis per la nuova Jeep Cherokee rappresenta un prodotto con reale tecnologia full hybrid

stellantis

Con i numerosi dubbi che ancora gravitano attorno all’elettrico, la necessità di guardare a motorizzazioni ibride rimane l’unica prerogativa per rientrare nei limiti imposti dalle norme. Una condizione tracciata già da costruttori e gruppi automobilistici, così come ragionato anche da Stellantis. Il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA guarda infatti alle possibilità offerte da nuovi propulsori dotati di tecnologia full hybrid, gli stessi che vedremo prossimamente sui modelli di medie e grandi dimensioni a disposizione dei suoi marchi.

È così che il primo modello che dispone sotto il cofano di un’unità propulsiva dotata di tecnologia full hybrid è stato presentato da Stellantis soltanto qualche settimana fa, si tratta della nuova Jeep Cherokee destinata oggi esclusivamente al solo mercato statunitense. Parliamo di un’unità ibrida da 1.6 litri di cilindrata, la nota EP6 di derivazione PSA, a quattro cilindri turbo con alimentazione a benzina a Ciclo Miller capace di 179 cavalli di potenza con trasmissione automatica; in abbinamento a due motori elettrici permette di avere a disposizione una potenza combinata di 213 cavalli, in grado di produrre 312 Nm di coppia massima. L’unità adotta un turbocompressore che lavora a 2,6 bar di pressione e adotta il raffreddamento a liquido per i condotti di aspirazione e un sistema di gestione dell’impianto elettronico, noto come Hybrid Drive Control Unit. Questo permette di ottimizzare il carico di lavoro che si realizza fra le due unità disponibili, ovvero la parte endotermica e quella elettrica.

Il propulsore proposto da Stellantis sulla nuova Jeep Cherokee è un’unità full hybrid

L’unità da 1.6 litri di cilindrata, abbinata a due propulsori elettrici, proposta da Stellantis per la nuova Jeep Cherokee rappresenta un prodotto con reale tecnologia full hybrid. La trasmissione è affidata a due motogeneratori con ingranaggi epicicloidali; il primo viene utilizzato per l’avviamento del motore, mentre il secondo viene utilizzato per muovere la Cherokee quando il propulsore endotermico risulta ancora spento e rimane in funzione fino ai 100 km/h di velocità massima.

Quando l’unità si muove in modalità ibrida, la parte endotermica prevede l’abbinamento ai due motogeneratori elettrici. Uno di questi ricarica la batteria mentre l’altro fornisce la necessaria coppia aggiuntiva alle ruote durante la marcia; allo stesso tempo in fase di frenata ricarica anche la batteria. Proprio la batteria è un’unità raffreddata a liquido agli ioni di litio con una capacità di 1,03 kWh; questa alimenta il compressore del climatizzatore in modo da escludere il più possibile l’utilizzo dell’unità endotermica per tali utilizzi.

jeep cherokee 2025

Prodotto negli Stati Uniti, ma pronto per l’Europa

L’unità proposta da Stellantis per la nuova Jeep Cherokee viene prodotta negli Stati Uniti, presso lo stabilimento Chrysler di Dundee, nel Michigan. In virtù delle interessanti performance espresse, sembra che il 1.6 full hybrid, così come ora caratterizzato, potrà prendere il posto di unità ibride di pari potenza già usate su alcuni modelli Stellantis a disposizione in Europa; d’altronde, come accennato, il propulsore deriva da un’unità già sviluppata in Europa dai tecnici della ex PSA. Secondo quanto riportano alcune indiscrezioni, l’unità potrebbe poi essere installata su altri modelli del Gruppo a cominciare da quelli che utilizzeranno come piattaforma la nuova STLA Medium; fra questi figurano le nuove Citroën C5 Aircross e Jeep Compass, così come la futura Lancia Gamma. Bisognerà però fare i conti con una certa volatilità registrata nel comparto dell’auto in questi ultimi mesi, quindi fare previsioni certe sul futuro non è facile né immediato.