Antonio Filosa, amministratore delegato di Stellantis, ha definito “cordiale” l’incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e Roberto Vavassori, presidente di Anfia, che è avvenuto nelle scorse ore a Palazzo Piacentini, mettendo in particolare in evidenza l’importanza di collaborare insieme. Durante il confronto, sono state analizzate le attività produttive del gruppo automobilistico nel nostro paese ed in particolare la situazione dei veicoli commerciali, ed è stato evidenziato come sia necessario rivedere le normative europee attuali, considerate irrealistiche e potenzialmente dannose per il settore. Insomma governo e azienda d’accordo sul fatto che il solo elettrico dopo il 2035 è una follia.
Antonio Filosa: “L’accordo con il governo è una vera e propria svolta per il paese”
Particolare attenzione è stata riservata alla promozione della produzione di auto di piccole dimensioni, attraverso possibili evoluzioni della normativa europea. Al termine dell’incontro, Urso, Filosa e Vavassori hanno deciso di riunirsi nuovamente per aggiornare lo studio sulla competitività della filiera italiana e intensificare i dialoghi con la Commissione europea e gli Stati membri, con l’obiettivo di ripristinare la neutralità tecnologica, garantire flessibilità nelle regolamentazioni CO2 e trasformare il dialogo strategico in azioni concrete a beneficio dell’industria automobilistica nazionale.
Antonio Filosa ha definito l’intesa con il governo “una svolta per il Paese”, sottolineando come il piano Stellantis miri a rilanciare la produzione italiana, in particolare con la Fiat 500 ibrida a Mirafiori e la Nuova Jeep Compass a Melfi, oltre alla gamma di vetture realizzate negli altri stabilimenti nazionali. Il piano prevede investimenti per 2 miliardi di euro negli stabilimenti italiani e ulteriori 6 miliardi destinati agli acquisti da fornitori locali nel 2025.
Filosa ha incontrato anche Luigi Alberto Gusmeroli, deputato della Lega e presidente della commissione Attività produttive, discutendo dei modelli prioritari da produrre in Italia per garantire il futuro degli stabilimenti. Gusmeroli ha richiesto la partecipazione di Filosa a un’audizione parlamentare, richiesta accolta, che dovrebbe svolgersi dopo la presentazione del nuovo piano industriale, attesa all’inizio del 2026 durante il Capital Markets Day.
L’opposizione, in particolare Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, ha criticato l’operato del governo riguardo a Stellantis. I deputati pentastellati hanno definito il triennio di Urso caratterizzato da “chiacchiere e immobilismo”, sollevando dubbi sulla gigafactory di Termoli. Marco Grimaldi di Avs ha chiesto un piano industriale vincolante, chiaro su produzione, localizzazione e garanzie occupazionali.
Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, ha sottolineato la necessità di completare l’assegnazione delle vetture ibride a tutte le fabbriche italiane per superare il ricorso alla cassa integrazione. Ha inoltre sollecitato il ministro Urso a dare seguito al lavoro istruttorio già avviato, con interventi su costo dell’energia, rifinanziamento dei contratti di espansione per il ricambio professionale e sostegno all’indotto, garantendo così continuità produttiva e tutela dei posti di lavoro.