Mentre l’Europa guarda a Oriente con sospetto (come dargli torto di questi tempi), il marchio cinese di veicoli elettrici Leapmotor, sostenuto da Stellantis, non solo sta crescendo, ma sta letteralmente sbaragliando i suoi obiettivi. Con 70.327 unità vendute nel solo novembre 2025, con un balzo del 75% su base annua, l’azienda ha dimostrato una resilienza sfacciata.
Il vero trionfo si misura sull’anno. Tra gennaio e novembre, Leapmotor ha venduto 536.132 veicoli a livello globale, superando con largo anticipo l’obiettivo di 500.000 unità fissato per l’intero 2025. Un aumento annuo del 113% che farebbe impallidire qualsiasi start-up occidentale.

Secondo il CEO Zhu Jiangming, questa crescita è sostenuta da un portafoglio prodotti in espansione e, in particolare, dalla fortissima gamma “3 C” composta da C11, C10 e C16, che ha mantenuto vendite solide superando i risultati del 2024. Anche la city car elettrica T03 e la nuova cosiddetta serie B, con B01 e B10, hanno contribuito con volumi stabili.
Il successo della Leapmotor è arrivato nonostante un anno difficile, caratterizzato da un indebolimento della domanda a fine anno, complice la fine di un programma di sussidi governativi quinquennale in Cina, che ha causato un aumento dei prezzi sostanzioso. Ma l’interesse dei consumatori non si è fermato: l’ultimo modello, la Leapmotor Lafa 5 (o B05 all’estero), ha persino raggiunto il più alto tasso di conversione da preordini a vendite confermate nella storia del marchio.

L’attuale gamma è proiettata a raggiungere quasi 600.000 unità vendute solo quest’anno, ma il CEO ha già alzato l’asticella a 1 milione di veicoli per il 2026. Un obiettivo ambizioso che sarà supportato dall’espansione internazionale. Le esportazioni e le vendite all’estero sono destinate a sostenere interamente il target del milione. Emblematico è il lancio della Serie B in Malesia, con la previsione di un assemblaggio locale nello stabilimento Stellantis di Gurun già nel 2026. Ambizioni e lavoro sul campo mettono sotto i riflettori il brand cinese.
