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Stellantis dice stop per il momento alla guida autonoma

Stellantis ha confermato a Reuters che il software di guida autonoma di Livello 3 non sarà lanciato

Stellantis AutoDrive

Il gruppo Stellantis ha deciso di sospendere lo sviluppo del suo primo sistema di assistenza alla guida di Livello 3, a causa di costi elevati, difficoltà tecniche e dubbi sul reale interesse dei clienti, secondo quanto riferito da fonti vicine alla questione a Reuters. Il progetto faceva parte del programma AutoDrive e rappresentava un elemento chiave della strategia tecnologica del gruppo.

A febbraio, l’azienda aveva annunciato che il sistema era pronto per l’implementazione, sottolineando la possibilità per i conducenti di togliere le mani dal volante e distogliere lo sguardo dalla strada in condizioni specifiche. Tra le funzionalità previste c’era anche la possibilità di sfruttare il tempo di guida per attività come guardare film, leggere email o libri, rendendo l’esperienza a bordo più confortevole e innovativa. La cancellazione segna un passo indietro nelle ambizioni del gruppo nel settore della guida autonoma.

Stellantis ha deciso di fermare lo sviluppo della guida autonoma di livello 3

Stellantis ha confermato a Reuters che il software di guida autonoma di Livello 3 non sarà lanciato, pur sottolineando che la tecnologia è pronta ma la domanda di mercato è attualmente limitata. Un portavoce ha dichiarato che ciò che è stato presentato nel febbraio 2025 era la tecnologia L3, disponibile per un’eventuale implementazione. Tuttavia, tre fonti vicine al progetto hanno rivelato che il programma è stato congelato e non ci sono piani per un rilascio imminente.

Stellantis non ha fornito dettagli sui costi o sul tempo investito, spiegando che il lavoro fatto su AutoDrive sarà utile per sviluppi futuri. L’ex CEO Carlos Tavares aveva presentato AutoDrive nel 2021 come una delle tre piattaforme tecnologiche principali, con lancio previsto nel 2024. Il settore, però, sta affrontando difficoltà significative: costi in aumento, carenza di competenze e burocrazia rallentano i progressi rispetto a player come Tesla e marchi cinesi.

Stellantis ha affermato di affidarsi ad aiMotive, una startup tecnologica acquisita nel 2022, per la realizzazione della prossima generazione del programma AutoDrive. Stellantis non ha voluto specificare quando il programma sarà pronto per il mercato o se includerà la funzionalità di Livello 3.

AutoDrive fa parte di una piattaforma tecnologica a tre punte chiamata “STLA ABC”. Include il sistema software di bordo di Stellantis, SmartCockpit, e la sua architettura elettrica STLA Brain, che costituisce la base di software e hardware che consente ai veicoli di essere aggiornati frequentemente con nuove funzionalità o correzioni.

STLA Autodrive

La partnership tra la casa automobilistica e Amazon per il sistema di infotainment SmartCockpit si è conclusa di recente, come riportato per prima da Reuters, e Stellantis ha affermato che d’ora in poi utilizzerà un sistema Android.

Il cambio di strategia attorno ad AutoDrive è l’ultimo segnale delle difficoltà incontrate da Stellantis nel concretizzare le sue ambizioni tecnologiche. La casa automobilistica si affida sempre più ai fornitori per la fornitura di software che sperava di mantenere internamente, hanno affermato quattro fonti a conoscenza della situazione.

Stellantis ha affermato che concentrerà il proprio lavoro interno su ciò che differenzia il prodotto finale per i clienti, collaborando al contempo con fornitori selezionati per garantire l’accesso alla migliore tecnologia a costi competitivi.

Questi cambiamenti strategici stanno diventando prevalenti nel settore, poiché le case automobilistiche scelgono quali tecnologie perseguire, ha affermato Stuart Taylor, responsabile dei prodotti presso la società di consulenza software Envorso. “Penso che quello che stiamo vedendo ora è un cambiamento nel rapporto”, ha detto Taylor riferendosi alle case automobilistiche e ai loro fornitori, aggiungendo che le principali case automobilistiche stanno prendendo atto del fatto che non possono farcela da sole.

Lavorare autonomamente nello sviluppo di software impone alle case automobilistiche di sostenere ingenti costi iniziali e accettare il rischio di fallimento, un approccio definito da Taylor come “un investimento elevato con rischi altrettanto elevati”, soprattutto per i sistemi ADAS. Per Stellantis, questa sfida si somma alla necessità di ridurre le spese dopo un anno difficile caratterizzato da vendite in calo e dalla brusca uscita di Carlos Tavares. Il nuovo CEO, Antonio Filosa, dovrà definire una strategia chiara, che dovrebbe essere presentata entro l’inizio del 2026. Nel frattempo, le azioni Stellantis, quotate a New York, hanno registrato un calo di oltre il 40% nell’ultimo anno, chiudendo lunedì a 9,93 dollari con un ulteriore ribasso del 2%.

STLA Autodrive

I sistemi avanzati di assistenza alla guida come AutoDrive, che permettono alla vettura di sterzare e frenare autonomamente in determinate condizioni, rappresentano un’area chiave per il futuro. Le case automobilistiche puntano su questi servizi per generare entrate ricorrenti tramite abbonamenti. Stellantis, in particolare, ha fissato l’obiettivo di raggiungere entro la fine del decennio 20 miliardi di euro di ricavi annuali derivanti da software e servizi digitali, un traguardo ambizioso in un contesto competitivo sempre più complesso.