Storico sorpasso da parte del Marocco sull’Italia per quanto concerne la produzione di auto. Il paese nordafricano ha una maggiore capacità produttiva di veicoli rispetto al nostro paese. Nel 2024 sono state oltre 1 milione le auto prodotte nel paese contro le 475 mila costruite in Italia. Ciò lo si deve anche a Stellantis che nel paese dispone di una fabbrica importante a Kenitra dove vengono prodotte Citroen Ami, Opel Rocks e Fiat Topolino e dove dal prossimo anno dovrebbero venire prodotte anche le future Giga Panda e Panda Fastback.
Stellantis da una grossa mano al Marocco che ha sorpassato l’Italia nella produzione di auto
La crescita del Marocco nel settore delle auto è stato trainato in gran parte da Stellantis, che ha investito in maniera importante nei suoi stabilimenti marocchini. Negli ultimi anni, la produzione di veicoli infatti è praticamente raddoppiata, passando da 200 mila a 400 mila unità annue, mentre quella dei motori è quadruplicata, raggiungendo 350 mila pezzi rispetto agli 80 mila precedenti.
La strategia industriale comprende anche il settore della micro-mobilità, con modelli come Fiat Topolino e Citroën Ami, pensati sia per i mercati europei sia per quelli africani, confermando l’impegno del gruppo nel rafforzare la presenza globale e sviluppare nuove soluzioni di mobilità urbana. Con l’arrivo dei nuovi modelli targati Fiat la situazione nell’industria auto del Marocco non potrà che migliorare ulteriormente.
Il successo industriale del Marocco non dipende ovviamente solo da Stellantis o da altri grandi gruppi, ma anche da condizioni favorevoli che ne facilitano la crescita. La posizione geografica, a pochi chilometri dall’Europa e con il porto di Tangeri Med, agevola le esportazioni, mentre la manodopera qualificata risulta più competitiva rispetto a quella europea. Politiche industriali mirate e incentivi fiscali rendono il Paese attrattivo per gli investimenti, supportati da una rete locale di fornitori che produce oltre il 60% dei componenti. In questo contesto, il governo mira a raddoppiare la produzione automobilistica entro il 2030, mentre l’Italia fatica a mantenere competitività e occupazione, con modelli Fiat sempre più realizzati all’estero.