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Ferrari 296 Speciale: è lei la terza “rossa” più veloce di sempre sulla pista di Fiorano

Veloce come un jet, precisa come un bisturi. Questa supercar è davvero incredibile.

Ferrari 296 Speciale

La nuovissima Ferrari 296 Speciale è un missile ruotato. Oltre ad essere la “rossa” più bella da guidare, come detto dagli stessi uomini di Maranello, è anche straordinariamente efficace in pista. Sul circuito di Fiorano segna il terzo tempo assoluto fra le supercar del “cavallino rampante”, insieme alla ben più potente SF90 Stradale, con 1’19″00. Meglio di lei fanno soltanto la F80, che ferma il cronometro su 1’15″30, e la SF90 XX Stradale, che stacca il crono di 1’17″31.

Incredibile la performance della versione muscolare della 296, che esprime fra i cordoli un carattere da corsa. Le sue antesignane sono tenute a debita distanza: la 488 Pista gira sulla pista di casa in 1’21″50, la 458 Speciale in 1’23″50, la 430 Scuderia in 1’25″00, la 360 Challenge Stradale in 1’26″50.

In pratica la Ferrari 296 Speciale, oltre al tempo di riferimento, segna il progresso più ampio nell’ambito della famiglia di berlinette estreme nate dalle vetture a motore posteriore centrale di accesso alla gamma del “cavallino rampante”. La cosa diventa ancora più straordinaria tenendo conto del fatto che ad ogni compressione del lap time, un progresso di pari entità cronometrica impone un miglioramento del pacchetto di portata nettamente superiore, per i minori margini offerti dalle leggi della fisica.

Qui, però, parliamo di Ferrari, azienda leader del comparto, capace di rendere possibile ogni impresa. Fino a pochi anni fa, un crono come quello messo a segno dall’ultima nata era appannaggio di vetture da corsa, come la 360 N-GT (1’18.90), dotata di pneumatici slick. La 360 Challenge (1’22.40), impegnata nel monomarca aziendale, è molto indietro. Credo di aver dato un’idea dei passi avanti compiuti, solo in parte illustrati dai tempi messi a segno sulla pista di Fiorano. Questa è usata dalla casa di Maranello per testare tutte le proprie auto stradali e da competizione.

Ferrari 296 Speciale

L’impianto emiliano, lanciato da Enzo Ferrari nel 1972, si sviluppa su 2.976 metri di lunghezza e propone 13 curve nel suo sviluppo planimetrico, con un certo assortimento fisico anche sul piano altimetrico. Così mette duramente alla prova i mezzi in azione fra i suoi cordoli.

La nuova Ferrari 296 Speciale divora il manto d’asfalto, con un incredibile temperamento racing, abbinato ad emozioni di guida della miglior specie, grazie anche all’incredibile feeling uomo-macchina. Qui il know-how agonistico è stato travasato al meglio. Diverse le soluzioni ingegneristiche di frontiera applicate al veicolo. Potrete scoprirle leggendo il precedente articolo sul modello.

Qui ci limitiamo a ricordare che l’ultima nata del “cavallino rampante” è davvero aggressiva, ben oltre l’estetica. La spinta fa capo a un motore V6 biturbo da 3.0 litri di cilindrata, ibrido plug-in, con 880 cavalli di razza al servizio del piacere. Il tutto su un corpo vettura più leggero di oltre 50 chilogrammi rispetto alla 296 GTB. La downforce è cresciuta del 20%, l’accelerazione laterale del 4%. Il rollio è stato ridotto del 13%.

Per scattare da 0 a 100 km/h alla Ferrari 296 Speciale bastano 2.8 secondi, mentre dopo 7 secondi con partenza da fermo i 200 km/h sono già un ricordo. La velocità massima si spinge oltre la soglia dei 330 km/h. Il tempo sul giro al Fiorano, come dicevamo, è di 1’19″00. Cos’altro aggiungere? Siamo davvero al top!