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Opel Ascona B e Manta B festeggiano 50 anni

La seconda generazione di entrambi i modelli fu lanciata nell’estate del 1975

Opel Ascona B e Manta B

La nuova Opel Astra unisce un design sportivo a prestazioni dinamiche ed efficienza, offrendo al contempo tutto lo spazio e il comfort necessari per l’uso quotidiano in famiglia. Questa compatta di Rüsselsheim è progettata per accogliere comodamente cinque persone, bagagli inclusi, e offre una gamma di motorizzazioni ampia come mai prima d’ora in casa Opel. Tuttavia, questi valori non sono una novità per il marchio: già 50 anni fa, Opel offriva modelli come Opel Ascona e la Manta, che combinavano praticità, sobrietà ed efficienza con una guida piacevole e un’estetica accattivante.

Estate 1975: Opel Ascona B e Manta B continuano il successo della prima generazione di veicoli

Nel 1975 debuttarono le seconde generazioni di entrambi i modelli – Ascona B e Manta B – presentate al Salone di Francoforte. Sebbene basate sulla stessa piattaforma tecnica, le due vetture erano pensate per soddisfare esigenze diverse: l’Ascona per chi cercava una berlina affidabile, la Manta per chi desiderava una coupé sportiva. Entrambe ottennero grande popolarità, e le versioni più performanti riscossero un successo internazionale. Ancora oggi, queste vetture dimostrano che una seconda generazione può migliorare l’originale, mantenendo viva la tradizione Opel di coniugare funzionalità e piacere di guida in un’unica soluzione accessibile e ben progettata.

La prima generazione gettò le basi per il successo di entrambi i modelli Opel. Lanciata nel 1970 come “nuova classe” Opel, l’Ascona A colmò il divario tra la Kadett e la Rekord. Nello stesso anno debuttò anche la nuova Opel Manta A, che divenne presto – come il suo caratteristico emblema a raggi – un modello di culto. Entrambi i modelli, con il loro design equilibrato, conquistarono rapidamente il cuore di centinaia di migliaia di acquirenti.

Nel 1975 arrivò la seconda generazione dei modelli di successo. La nuova Ascona B era visibilmente più spaziosa della precedente. La carrozzeria era circa 20 centimetri più lunga e 4 centimetri più larga; anche il passo crebbe di quasi 9 centimetri. Tutto ciò a vantaggio del comfort dei passeggeri, offrendo maggiore spazio per gambe e spalle, insieme a comodi sedili interamente in schiuma con eccellenti proprietà di smorzamento e schienali con supporto laterale rinforzato. Il telaio anteriore di nuova concezione migliorò anche il comfort di guida e di viaggio. Il passo allungato, le carreggiate anteriori e posteriori più larghe e la maggiore escursione delle molle dell’ultima Ascona a trazione posteriore garantivano una maneggevolezza equilibrata e sicura.

Opel Ascona B e Manta B

Già allora, gli ingegneri e i designer Opel sapevano come concentrarsi sull’essenziale. Il linguaggio stilistico più fluido e funzionale della seconda generazione di Ascona lo dimostrava bene. Basti pensare all’efficienza: nonostante l’aumento della sezione frontale, la resistenza aerodinamica e quindi i consumi ridotti; lo stesso valeva per il rumore del vento, il tutto grazie alla raffinatezza aerodinamica.

Presentata al Salone di Francoforte nel 1975, la Opel Manta B era la versione coupé sportiva sviluppata sulla stessa piattaforma dell’Ascona B. Pur appartenendo alla categoria delle sportive, offriva una combinazione rara per l’epoca: guida precisa, buona maneggevolezza, consumi contenuti e spazio sufficiente per cinque passeggeri. Il design era caratterizzato da una linea filante, superfici vetrate ampie, fari rettangolari e un cofano ribassato. A livello di sicurezza, disponeva di serie di un roll-bar integrato, dettaglio inusuale per quei tempi.

La Manta B e l’Ascona B si distinguevano anche per la varietà di versioni disponibili, molte delle quali puntavano su un’anima più sportiva. Tra queste spiccava la Manta Berlinetta, un modello elegante con interni in velluto, cerchi sportivi e volante dedicato. Ma fu la Manta GT/E, introdotta nel 1975, a rappresentare l’apice dell’offerta sportiva: si trattava di una vettura dal carattere deciso, riconoscibile per il cofano nero opaco, l’assenza di cromature e una dotazione interna pensata per gli appassionati, con strumentazione completa e volante sportivo in metallo.

Grazie a sospensioni irrigidite e sterzo più diretto, la GT/E offriva un’esperienza di guida appagante. Con i suoi 77 kW (105 CV) e una velocità massima di 185 km/h, riusciva a tenere testa, se non superare, rivali più potenti sulla carta, guadagnandosi il favore di pubblico e critica.

Opel Manta B

Un numero rimasto impresso nel cuore degli appassionati di rally e motorsport è il mitico “400”, legato a due icone Opel: Ascona B e Manta B. Negli anni ’70, l’Ascona ottenne importanti vittorie nei rally internazionali, tra cui il Campionato Europeo del 1974 con Walter Röhrl e Jochen Berger su Ascona A. Il trionfo più celebre arrivò però nel 1979 con l’Ascona 400: una versione sportiva dotata di motore DOHC da 2,4 litri e 144 CV, che costituì la base per la vettura da rally da 260 CV con cui Röhrl vinse il titolo mondiale nel 1982. Fu l’ultima auto a trazione posteriore a conquistare il mondiale rally.

Nel 1981, Opel presentò la Manta 400, erede dell’Ascona 400. La versione da gara, con motore 2.4 litri da 280 CV, dominò il Campionato Rally Tedesco e quello francese nel 1983. La Manta B restò in produzione fino al 1988, divenendo il modello Opel più longevo della sua epoca, con un eccellente coefficiente aerodinamico di 0,352. Il suo testimone passò idealmente alla Opel Calibra, lanciata nel 1989: una coupé che segnò gli anni ’90 con un design moderno e un’efficienza aerodinamica da record, pari a 0,26, la più bassa al mondo per un’auto di serie.