La collezione automobilistica di “Tyler, the Creator” si è arricchita della sua regina: una meravigliosa Ferrari F40. Il rapper statunitense (che è anche produttore, attore e stilista) si è distinto nel panorama musicale per lo stile unico. Alcuni lo considerano come uno degli artisti più influenti della sua generazione. Non amando il genere musicale di cui è interprete, mi esimo dal dare un parere sul tema. Preferisco concentrarmi sul più recente acquisto a quattro ruote, che si aggiunge a una ricca collezione.
Non si tratta di un mezzo qualsiasi, ma della “rossa” più amata dell’era moderna e di una delle auto più amate di sempre. “Tyler, The Creator” l’ha svelata al pubblico nel video musicale di “Stop playing with me”, che vede entrare in scena anche Lebron James e Pusha-T. Non mi avventuro nell’analisi della clip, svolgendo un lavoro diverso. Preferisco parlare della supercar emiliana.
La Ferrari F40 è un mito universale. Dopo il suo lancio, avvenuto nel 1987, possiamo rivedere una frase storica di Enzo Ferrari, coniugandola in questo modo: “Dite a un bambino di disegnare un’auto. La farà rossa, con le prese d’aria Naca e con l’alettone”. Ma questa supercar non è solo il sogno dei più piccoli. Anzi, è il “giocattolo” più desiderato dagli adulti. Tutti gli appassionati ne vorrebbero una in garage, perché sublima l’eccellenza dello spirito del “cavallino rampante”.
Basta lanciarle un fugace colpo d’occhio per innamorarsene in modo imperituro. Le sue linee sono di un travolgente splendore. Guardando la Ferrari F40 si ha l’impressione di trovarsi al cospetto di un prototipo da pista, ma capace di esprimere un equilibrio estetico da antologia. Ancora oggi questa “rossa” da sogno banalizza quasi tutte le altre auto, che al suo cospetto si riducono a banali ammassi di materia informe. Quando la si vede in strada, sembra un’astronave in mezzo a tanti carretti.
Impossibile non farsi prendere dal felice bombardamento emotivo che regala la sportiva emiliana. Nessuna supercar dell’era moderna è entrata con la stessa forza nel cuore della gente. Solo poche icone del passato godono di analoga presa ed hanno nomi che spingono a mille le pulsazioni cardiache: stiamo parlando di mostri sacri come la 250 GTO e la 330 P4, giusto per intenderci.
I tratti della Ferrari F40 sono di uno splendore unico. Non si finirebbe mai di ammirarli. Anche il resto della composizione è all’altezza. Il merito è del progetto ingegneristico custodito sotto la fantastica carrozzeria by Pininfarina. Lo si deve al genio di Nicola Materazzi, che lo ha gestito in ogni suo aspetto, con una coerenza straordinaria, frutto dell’unica e altissima regia del lavoro: la sua.
Sotto lo scenografico cofano posteriore pulsa un motore V8 biturbo da 2.9 litri, capace di sviluppare una potenza massima di 478 cavalli a 7.000 giri al minuto, con un picco di coppia di 58.8 kgm a 4.000 giri al minuto. Un’energia vulcanica, esercitata su un peso a secco di soli 1.100 chilogrammi, che esalta l’intensità della spinta, per scariche di adrenalina inimitabili. Alla causa della leggerezza hanno concorso l’essenzialità dell’allestimento e l’ampio uso di materiali compositi.
Quando nacque, la Ferrari F40 era l’auto più veloce al mondo, coi suoi 324 km/h. È stata anche l’ultima “rossa” nata quando Enzo Ferrari era ancora in vita. Il Commendatore la amava. Anche per questo, si può considerare come una sorta di suo testamento spirituale.
Fonte | duPont Registry