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Airbag Takata: il tribunale a Torino autorizza la class action contro Citroën

La Corte d’Appello ha respinto le domande sollevate da Stellantis

Airbag Takata

La Corte d’Appello di Torino ha annunciato una sentenza che potrebbe essere rivoluzionaria per i consumatori italiani che lottano per i propri diritti nelle controversie con le case automobilistiche. In una sentenza emessa il 16 luglio e pubblicata oggi, ha respinto integralmente i ricorsi presentati da Stellantis, Groupe PSA Italia e Automobiles Citroën. La vicenda riguarda gli airbag difettosi prodotti da Takata e montati su veicoli Citroën fabbricati tra il 2008 e il 2019.

Corte appello Torino respinge reclamo Citroen-Psa-Stellantis contro class action su airbag Takata

I querelanti contestano alla casa produttrice una risposta lenta e insufficiente al problema, oltre a una gestione inefficace della campagna di richiamo. A promuovere l’azione legale sono sia consumatori singoli sia importanti associazioni italiane per la tutela dei consumatori, tra cui Altroconsumo, Movimento Consumatori, Codacons, Adusbef, Adiconsum, Udicon e l’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi.

La Corte d’Appello ha respinto le domande sollevate da Stellantis. Ha rilevato che la negligenza – dalla tardiva comunicazione dei rischi associati agli airbag Takata alla gestione impropria del richiamo – si è verificata dopo l’entrata in vigore della legge sulle class action. Ciò apre la strada alla piena applicazione di questi strumenti giuridici, ancora in fase di sviluppo in Italia.

La recente decisione del tribunale di Torino rappresenta un intervento giuridico di ampio respiro, destinato a diventare un possibile modello per casi analoghi nell’ambito dell’Unione Europea. Si tratta di un procedimento rilevante, la cui prima udienza di merito è stata fissata per il 21 novembre 2025, sempre presso il tribunale torinese.

takata airbag

Nel frattempo, la campagna di richiamo legata agli airbag difettosi di Takata prosegue anche in altri Paesi europei. I proprietari di veicoli Citroën sono invitati a verificare se la propria auto rientra tra quelle coinvolte. I modelli interessati includono, ad esempio, diverse versioni della C3, C4 e della gamma DS, prodotte tra il 2008 e il 2019, nonché la Citroën C-Zero. La verifica è fondamentale per garantire la sicurezza dei passeggeri e procedere, se necessario, alla sostituzione dell’airbag.