Non è molto conosciuta dal grande pubblico, ma la Ferrari Rossa si è ritagliata un suo spazio nella storia, come concept car celebrativa dei 70 anni di vita della Pininfarina. Anche se sparita presto dai radar della comunicazione, oggi torna a farsi sentire, perché è passato un quarto di secolo dal suo debutto.
Questa spider a due posti secchi fu lanciata al Salone dell’Automobile di Parigi del 2000. Nei suoi tratti si coglie un linguaggio sperimentale, connesso però in modo intimo a quello delle iconiche Sport del “cavallino rampante” degli anni cinquanta. Un modo per intrecciare il passato col futuro, rendendo omaggio ad una collaborazione di lungo corso, che ha consegnato all’umanità un gran numero di capolavori a quattro ruote.
Musa ispiratrice è stata la Ferrari 250 Testa Rossa plasmata da Scaglietti. Qui alcuni suoi stilemi sono stati ripresi, in un quadro espressivo completamente diverso, proiettato in una nuova dimensione temporale.
Come base di lavoro per l’esercizio stilistico, in esemplare unico, fu scelta una 550 Maranello, del tutto irriconoscibile nell’inedita veste. La Ferrari Rossa fu definita nei suoi tratti dal designer Ken Okuyama per Pininfarina. Sotto il cofano anteriore custodisce il motore V12 aspirato da 5.474 centimetri cubi della donor car, con i suoi 485 cavalli di potenza massima, a 7.000 giri al minuto.
L’energia giunge al suolo col supporto di un cambio manuale a 6 rapporti. Anche qui la trazione è posteriore. Le performance sono di riferimento, pur trattandosi di un’auto da salone, senza velleità commerciali. Queste le dimensioni del modello: 4.290 millimetri di lunghezza, 1.940 millimetri di larghezza, 1.130 millimetri di altezza, 2.500 millimetri di passo.
La Ferrari Rossa è una spider estrema, anzi una barchetta. Supera quota 300 km/h la sua punta velocistica: un dato eccezionale, considerando la natura dell’opera. Alcuni dettagli stilistici del modello, come i gruppi ottici posteriori a rilievo, sono stati poi ripresi dalla Enzo e dalla F430. A questa vettura è andato il premio “Concept Car of the Year” nel 2000. Luminosa anche la sua partecipazione al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2003, dove si aggiudicò il premio riservato a Concept Cars e Prototipi.





Fonte | Archivio prototipi