in

Peugeot: una storia sportiva di lungo corso, con 2 preziose vittorie in Italia nel 1925

Le prestazioni in gara hanno contribuito a plasmare la percezione del brand francese.

Stemma Peugeot
Foto di Republica da Pixabay

Peugeot è un costruttore generalista con una lunga tradizione di innovazioni e di attività sportive, che hanno contribuito a forgiare la sua immagine. I più giovani ricordano le imprese più recenti nel mondo delle corse, che hanno abbracciato un vasto campionario di specialità, ma la tradizione affonda le radici in un passato molto lontano.

Quest’anno, ad esempio, ricorre il centenario di un’annata davvero speciale per gli impegni competitivi di Peugeot. Nel 1925, infatti, sbocciarono dei risultati luminosi per il marchio del “leone” in Italia.

La prima affermazione di quell’anno giunse alla Coppa delle Alpi, gara automobilistica di regolarità molto nota fra gli appassionati (e non solo). Pur avendo una matrice turistica, quella sfida metteva a dura prova le vetture del tempo, per i suoi itinerari, tanto affascinanti e panoramici quanto impervi e impegnativi per le vetture in gara.

Due piccole Peugeot 5 CV, dando prova di buona robustezza e di ottimo feeling con gli equipaggi, misero a segno una sorprendente doppietta, guadagnando i due gradini più alti del podio. Per quanto non legato all’universo del motorsport, quel successo gettò le basi per la partecipazione della casa automobilistica francese alla prima edizione della Mille Miglia, nel 1927.

Peugeot Coppa Florio
Foto Peugeot

Tornando al 1925, di particolare splendore fu la vittoria guadagnata da Peugeot alla Coppa Florio, in Sicilia, disputata in uno scenario ambientale ricco di storia agonistica. A rendere più luminoso l’appuntamento isolano, insieme alla sua natura intrinseca, ci pensava la connessione con don Vincenzo Florio, che volle questa sfida già nel 1905, quando la lanciò in Lombardia. Un anno dopo inventò la ben più famosa Targa Florio, corsa gloriosa, la cui fama non conosce confini geografici.

Alla Coppa Florio del 1925, andata in scena sul circuito delle Madonie, in Sicilia (dove si trasferì nel 1914 con un corposo montepremi), la casa del “leone” si mise in evidenza. Il successo, infatti, andò anche qui a una Peugeot. Stavolta si trattava della potente 174 S da 3.8 litri di cilindrata, già vincitrice dell’edizione 1922 dello stesso evento, con André Boillot al volante.

Fu ancora lui ad imporsi nel 1925, completando la gara in 6 ore e 35 minuti. Così dimostrò, per la seconda volta in un anno, che dalle Alpi alla Sicilia la bontà delle auto francesi nelle sfide automobilistiche del tempo si elevava a granitica certezza. Ricordiamo che Boillot era un pilota di razza: fra l’altro, nell’isola, guadagnò il primo posto di classe alla Targa Florio del 1908 e il successo assoluto nell’edizione 1919, connettendo per sempre il suo nome a quello della mitica gara ideata da don Vincenzo Florio.