L’Alfa Romeo 8C 2900 è un’auto di grande appeal, che cattura il cuore e gli occhi, sin dal primo sguardo. I suoi tratti suadenti non faticano a colpire l’apparato emotivo di chi li osserva, deliziato da tanto splendore. Progettata per il dominio nell’universo dorato delle corse, questa vettura del “biscione” aveva una sostanza degna dello splendore estetico della carrozzeria, firmata Touring.
Nel definirne le alchimie tecniche, l’ingegnere Vittorio Jano fece ricorso a soluzioni di grande efficacia e di alta portata creativa. Ora il modello viene proposto in scala 1:8 da Amalgam Collection. La scelta degli specialisti dell’atelier inglese, per questa riproduzione in formato ridotto, è caduta sull’esemplare con telaio numero 412031, portato al successo da Clemente Biondetti alla Mille Miglia del 1938.
Realizzata meticolosamente da abili artigiani, giovandosi della collaborazione della casa madre, l’opera di cui ci stiamo occupando racchiude ogni dettaglio della vera Alfa Romeo 8C 2900, una delle auto da corsa pre-belliche più venerate di tutti i tempi.
Il prezzo è degno della qualità dell’esecuzione, oltre che della tiratura limitata: 22.995 euro. Una cifra perfettamente congrua ai contenuti del prodotto, ma inaccessibile ai comuni mortali, anche scegliendo l’opzione dei pagamento in quattro comode rate senza interessi.
È anche giusto che sia così, perché i sogni più belli sono tali se non facilmente raggiungibili. Per coronarli ci vuole una proiezione mentale, una tensione emotiva, un impegno all’altezza. Il concetto vale a 360 gradi. In ambito automobilistico, forse, si amplifica, per l’entità delle cifre in ballo, specie per certi modelli in scala reale.
L’Alfa Romeo 8C 2900 appartiene, a buon titolo, alla categoria. Questa vettura nacque per affrontare a testa alta la Mille Miglia e la 24 Ore di Le Mans. Il compito della spinta faceva capo a un motore ad 8 cilindri da 2.9 litri di cilindrata, in grado di esprimere una potenza massima di 225 cavalli, grazie all’apporto di una coppia di compressori.
Nel corso dei cinque anni di produzione, cinque esemplari, tutti realizzati nel 1938, si distinsero tra le circa quaranta 2900 prodotte. Furono le auto scese in gara nella mitica “Freccia Rossa” ed espressamente configurate per la sfida bresciana. La replica in formato ridotto di cui ci stiamo occupando imita, alla perfezione, la vettura del “biscione” con telaio 412031.
La nostra “belva” entrò in azione col numero 143, guidata da Clemente Biondetti, che la condusse al successo alla Mille Miglia del 1938, con due minuti di vantaggio sulla “sorella” guidata da Carlo Pintacuda. Quest’ultimo era al comando delle danze, dopo aver stabilito velocità medie incredibili nelle prime fasi della corsa, ma all’altezza di Terni fece i conti con un bloccaggio dei freni, perdendo la prima posizione a vantaggio di Biondetti, che lo scavalcò durante le riparazioni del guasto.
Il modello in scala 1:8 di Amalgam Collection rende omaggio all’esemplare vincente. Lo fa con una finezza di riproduzione a dir poco incredibile. Nelle foto, in mancanza di riferimenti dimensionali, sembra di essere al cospetto della vera Alfa Romeo 8C 2900.
Il risultato è stato reso possibile, oltre che dall’arte delle maestranze di Amalgam Collection, anche dalla collaborazione della casa automobilistica milanese, per quanto riguarda finiture, materiali, immagini d’archivio e disegni originali. L’utilizzo di CAD interni e la scansione digitale, estremamente accurata, della vettura da gara, ha permesso di ricreare perfettamente ogni dettaglio in scala. Basta guardare le immagini per rendersi conto del livello di perfezione. Che dire? tanto di cappello!





Fonte | Amalgam Collection