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Una Ferrari F40 con soli 360 km all’asta a Monterey, dopo 35 anni di ibernazione

È un esemplare quasi vergine, che dovrebbe suscitare grande interesse fra i collezionisti.

Ferrari F40
Foto da profilo Facebook RM Sotheby's

Una Ferrari F40 del 1990 sarà battuta all’asta dagli specialisti di RM Sotheby’s a Monterey, quando il contatore del tempo segnerà la data del 15 agosto. Si tratta dell’esemplare con telaio numero 84036. Fra i punti di forza, il fatto che abbia percorso soltanto 360 chilometri durante la sua vita. Quanto basta a farne una delle “rosse” di questa specie con la minore percorrenza, fra quelle esistenti.

Impeccabile, inoltre, il suo livello di originalità. In pratica è ancora come mamma l’ha fatta. Nessun elemento è stato sostituito rispetto al momento dell’uscita di fabbrica. Consegnata nuova al suo primo e unico proprietario dalla Hong Seh Motors nel 1990, vanta delle specifiche europee, che rendono l’auto ancora più appetibile, per il superiore fascino estetico.

Dopo lo shopping è stata quasi immediatamente messa in garage, per una lunga parentesi statica protratta fino ai nostri giorni. Mai guidata, mai revisionata e con i suoi pneumatici originali, questa Ferrari F40, grazie al lungo periodo di “ibernazione“, è come una vera e propria capsula del tempo. Ha il carattere grezzo dei primi esemplari e non dispone di convertitori catalitici. Mancano pure le sospensioni regolabili, offerte in opzione.

Ovviamente, per mezzi conservati per lungo tempo in questo modo, è doveroso fare un accurato controllo della meccanica. Sia per questa che per la carrozzeria bisogna mettere in conto delle spese, non accessibili a tutte la tasche. Il problema non si pone per chi potrà concedersi un “giocattolo” del genere. Basti dire che le stime della vigilia danzano in un ventaglio di prezzi fra 2.400.000 e 2.600.000 dollari (pari rispettivamente, col cambio odierno, a circa 2.100.000 e 2.250.000 euro).

Sebbene questa vettura non sia stata utilizzata e abbia trascorso tutto il suo tempo in un deposito, necessita di un restauro significativo per essere riportata in condizioni di esposizione. Potrà essere conservata nello stato in cui versa, a testimonianza della sua straordinaria originalità, oppure rinfrescata, per offrirsi nel suo massimo splendore. In ogni caso è destinata a diventare un’aggiunta affascinante in qualsiasi collezione.

Ferrari F40
Foto da profilo Facebook RM Sotheby’s

La Ferrari F40 è l’auto simbolo della produzione più esclusiva del “cavallino rampante” nell’era moderna. Questa è una delle “rosse” più carismatiche di tutti i tempi. Solo modelli storici di straordinario pregio, come le mitiche 250 GTO e 330 P4, entrano con la stessa intensità nell’apparato emotivo della gente.

Il merito è di un’alchimia impeccabile fra estetica, meccanica e temperamento, che caratterizza in modo esclusivo l‘ultima opera di Maranello nata quando il Commendatore era ancora in vita, per celebrare il quarantesimo anniversario del marchio da lui fondato. Una miscela fantastica, che l’ha resa unica nel panorama automobilistico mondiale. Impossibile non innamorarsi di questo gioiello a quattro ruote.

Le linee disegnate da Pietro Camardella per Pininfarina sono qualcosa di travolgente. Non esiste nulla che possa essere paragonato alla Ferrari F40 in termini di equilibrio tra aggressività, eleganza, fascino e bellezza. Al suo cospetto quasi ogni altra vettura si riduce a un banale ammasso di lamiere informi, totalmente prive di identità, per inchinarsi allo splendore dei lineamenti sublimi espressi dal modello, in un quadro volumetrico assolutamente sublime.

Ferrari F40
Foto da profilo Facebook RM Sotheby’s

La meravigliosa carrozzeria incornicia al meglio una meccanica da favola, progettata dall’ingegnere Nicola Materassi, grande genio salernitano, che ha saputo coniugare ogni aspetto dell’auto in modo armonico con tutti gli altri, come accade soltanto nelle opere pensate, ideate e partorite da un’unicamente pensante. Sotto il cofano posteriore della Ferrari F40 pulsa un motore V8 biturbo da 3 litri di cilindrata che eroga una potenza massima di 478 cavalli.

Le sue dinamiche sono inebrianti, ma bisogna saperci fare, per non essere sopraffatti dal mezzo, specie in condizioni di aderenza precaria. I numeri, per quanto esplicativi, non bastano ad illustrare in modo pieno le sensazioni che si vivono a bordo di questa “rossa”: accelerazione da 0 a 100 km/h in 12 secondi netti, passaggio da 0 a 1000 metri in 21 secondi, velocità massima di oltre 324 km/h. Occorre aggiungere altro? Non penso.

Fonte | RM Sotheby’s