Acquistare una Ferrari è spesso visto come un simbolo di status e, per molti, anche come un potenziale investimento a lungo termine. Tuttavia, non tutte le vetture del Cavallino Rampante garantiscono un ritorno economico.
È il caso emblematico di una recente vendita sul portale americano Bring a Trailer, dove una Ferrari 296 GTB ha fatto parlare di sé non per le prestazioni, ma per la svalutazione sorprendente. Si tratta di una delle berlinette a trazione posteriore più prestazionali di sempre, capace di sfidare a testa alta la sorella maggiore SF90. Eppure, la sua apparizione in asta è stata tutt’altro che trionfale.
L’auto in questione, con soli 2.200 km all’attivo, è stata venduta a una cifra decisamente inferiore al prezzo d’acquisto, lasciando l’ex proprietario con un’amara perdita. Questa Ferrari, acquistata nuova nel 2024, sfoggiava una verniciatura Rosso Fuoco e l’ambitissimo pacchetto Assetto Fiorano, dal valore di circa 42.000 dollari. Questo kit comprendeva numerosi dettagli in fibra di carbonio, come pannelli porta, splitter anteriori e lunotto in Lexan, oltre ad ammortizzatori Multimatic e spoiler attivo.
A tutto questo si aggiungono ulteriori optional come un diffusore posteriore in carbonio (11.800 dollari), sottoporta (8.600 dollari), inserti interni (5.000 dollari) e volante sempre in carbonio (5.000 dollari), per un totale di oltre 81.500 dollari solo in personalizzazioni. E non è tutto: la Ferrari 296 GTB era dotata anche di cerchi HRE da 20 pollici, pellicola protettiva per la carrozzeria, gomme Bridgestone Potenza Sport e vetri oscurati con pellicola ceramica. Un autentico gioiello su quattro ruote, per cui il proprietario ha dichiarato di aver speso ben 525.227 dollari.
Il prezzo finale d’asta? Solo 384.000 dollari, ovvero circa 336.000 euro: una differenza negativa di oltre 123.000 euro. Una cifra che mette in discussione la presunta solidità di Ferrari come investimento. Forse il venditore ha sovrastimato il valore degli optional, oppure il mercato semplicemente non ha premiato l’eccessiva personalizzazione. Per l’acquirente finale, un’occasione d’oro; per il venditore, una lezione costosa.