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Una Ferrari F80 gialla regina al Motor Valley Fest 2025 | Foto e video

Grande l’affluenza nel piccolo stand che ha ospitato il gioiello del “cavallino rampante”.

Ferrari F80
Foto da profilo Facebook Motor Valley

Una Ferrari F80 giallo triplo strato è stata la protagonista principale del Motor Valley Fest 2025. La casa di Maranello si è presentata in pompa magna all’appuntamento di casa, mettendo in vetrina l’auto di punta della sua gamma. Grande l’ammirazione per il modello, esposto in Piazza Roma. Possiamo dire, senza timore di smentita, che ha catalizzato gli sguardi e gli interessi di tutti.

Per la stragrande maggioranza dei presenti era la prima visione dal vivo di questa creatura, nata per celebrare l’80° compleanno del costruttore emiliano, con un paio d’anni d’anticipo sulla tabella di marcia, come già avvenuto in precedenza con la F50. Discendente più fresca di quel filone di gioielli tecnologici in tiratura limitata aperto dalla GTO nel 1984, la Ferrari F80 si spinge a livelli di performance mai visti in precedenza.

Lei è stata, senza ombra di dubbio, la regina del Motor Valley Fest 2025. Il pubblico, vedendola così da vicino, ha vissuto emozioni speciali. Molti pregiudizi estetici, emersi alla divulgazione delle prime foto, sono del tutto svaniti, anche se qualche perplessità sullo stile del modello persiste. Riguarda la qualità del design, non certo l’impatto scenico, davvero travolgente.

Purtroppo alcuni elementi della tela stilistica si sono dovuti piegare quasi del tutto alle esigenze aerodinamiche, spezzando quell’armonia linguistica facilmente ottenibile, vista la bontà della base. Su mezzi del genere, la deportanza è un tema centrale, per la cui causa possono essere sacrificati certi elementi visivi. Il lavoro di Flavio Manzoni va giudicato tenendo conto di questi condizionamenti funzionali, che hanno orientato in modo pesante la vena creativa.

Altro elemento di dibattito fra gli appassionati è stata la scelta di un motore a 6 cilindri: frazionamento mai visto su una supercar di questo lignaggio, nell’ambito della produzione di Maranello. Anche qui le ragioni dell’efficienza hanno preso il sopravvento, anche a costo di deludere in parte le ragioni del cuore. I progettisti hanno voluto dare alla Ferrari F80 il DNA dei bolidi da corsa, come le 499P e le monoposto di Formula 1 dell’era contemporanea, che sposano questa architettura meccanica.

Ferrari F80
Foto da profilo Facebook Motor Valley

Non è stata una scelta facile dal punto di vista passionale, ma è servita a spingere molto più in alto l’asticella, con un salto prestazionale di portata quantica, che emerge in tutta la sua portata in pista. Sul circuito di Fiorano il tempo delle sue progenitrici viene frantumato, anzi polverizzato.

Il V6 da 3.0 litri è dotato di doppio compressore e di una componente elettrica, che gli conferisce una natura ibrida. Ben 900 cavalli sono messi sul piatto dall’unità termica, che vanta una potenza specifica da primato: 300 cavalli litro. Il resto della forza dinamica arriva dagli elettroni, per una potenza complessiva di 1.200 cavalli: mai, prima di lei, una “rossa” stradale si era spinta a tanto. Ne derivano delle metriche eccezionali, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.1 secondi e da 0 a 200 km/h in soli 5.75 secondi. La punta velocistica è nell’ordine dei 350 km/h.

Il potere energetico del modello, praticamente sconfinato, giunge al suo col supporto della trazione integrale e di un cambio F1 a doppia frizione a 8 rapporti, che passa di marcia alla velocità del pensiero. Anche i freni della Brembo fissano i nuovi riferimenti della specie, con un mordente mai visto in passato.

La Ferrari F80 è un capolavoro tecnologico. Qui c’è il meglio dell’ingegneria del “cavallino rampante”, grazie anche alle sinergie col mondo delle corse, che fanno parte del DNA della casa di Maranello. Concepita, con le sue architetture estreme, per le prestazioni, degne di un’auto da pista, la F80 coniuga ad esse la massima guidabilità.

Ferrari F80
Foto da profilo Facebook Motor Valley

Purtroppo il look ha perso parte della purezza possibile, per assecondare i target dinamici e funzionali, ma anche così si rimane a bocca aperta alla sua vista. Come dicevamo, l’impatto scenico è davvero forte, come il carisma dell’auto, ma le armonie stilistiche delle GTO ed F40 sono state perdute per strada.

Sulla Ferrari F80 tutto è stato ottimizzato in funzione del più alto livello di performance, anche a costo di qualche rinuncia in termini di eleganza. Il risultato degli sforzi progettuali è una vettura da corsa stradale, fruibile da chi fa mestieri diversi da quello del pilota. Questa è la migliore espressione del savoir-faire contemporaneo della casa di Maranello. Giusto metterla in mostra al Motor Valley Fest 2025, nell’esposizione Best of Motor Valley. A voi le foto e il video di questa presenza catalizzante.

Fonte Foto | Motor Valley