I ritardi nei debutti delle nuove Alfa Romeo Stelvio e Giulia oltre a far innervosire gli alfisti creano non pochi problemi anche alla fabbrica dove le due auto dovrebbero essere prodotte e dove a quanto pare era già quasi tutto pronto per l’avvio della produzione. Cassino, che nel 2024 aveva chiuso con un calo del 45% e solo 26.850 veicoli prodotti, ha registrato un ulteriore peggioramento nei primi tre mesi del 2025: la produzione si è fermata a sole 4.655 unità, segnando una nuova flessione del 45,5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Dunque per la fabbrica l’arrivo di queste due vetture era fondamentale per invertire la rotta. Purtroppo però i tempi si dilatano e a questo punto non si sa bene quando effettivamente la loro produzione inizierà.
I ritardi di Alfa Romeo sulle nuove Stelvio e Giulia inguaiano lo stabilimento di Cassino
Lo stabilimento di Cassino aveva un bisogno urgente di avviare la produzione della nuova generazione del SUV Stelvio. A sollevare l’allarme è stato Enrico Cappotelli, segretario generale della Cisl Lazio, che su Frosinone News ha dichiarato: “Non possiamo pensare che i lavoratori di Piedimonte San Germano possano vivere solo di cassa integrazione”. A confermare i ritardi è anche Mirko Marsella, segretario provinciale della Fim-Cisl: “Le linee sono pronte, ma l’auto non lo è. Le nuove Alfa erano previste solo in versione elettrificata, ma ora si sta lavorando anche su motorizzazioni termiche, perché è chiaro che solo l’ibrido vende”. Marsella aggiunge che l’obiettivo per Cassino è resistere fino a giugno, in attesa del nuovo amministratore delegato di Stellantis. “Il quadro resta molto preoccupante – avverte – e potrebbe peggiorare nei prossimi mesi. Dobbiamo restare vigili.” Intanto, il nuovo AD è stato nominato: si tratta di Antonio Filosa.
Insomma una situazione complicata che molto probabilmente sarà proprio il nuovo CEO di Stellantis a dover risolvere. Forse già con il nuovo piano Italia che dovrebbe arrivare tra un paio di settimane avremo le idee più chiare per il momento però lo stabilimento di Cassino continua a vivere un momento di grande incertezza per quantro riguarda il suo futuro.