Il primo modello elettrico a marchio Ferrari debutterà, a tappe, fra il prossimo mese di ottobre 2025 e l’inizio del 2026. L’inedita Ferrari elettrica non rappresenta però solo un passo in avanti verso una coscienza ecologica sempre più diffusa, visto che secondo alcune analisi potrebbe avere un ruolo non indifferente nella concreta ripresa delle vendite in mercati specifici; a cominciare da quello cinese.
La Cina è un mercato in forte espansione per quello che riguarda il comparto dei nuovi veicoli elettrici. Una condizione sicuramente ideale per Ferrari, anche in accordo col fatto che la sua prima sportiva elettrica potrà beneficiare di una tassazione particolarmente favorevole rispetto a quella destinata ai tradizionali modelli endotermici del Cavallino Rampante importanti nel Paese. I modelli alimentati da propulsori endotermici a marchio Ferrari possono infatti essere tassati sulla base di percentuali che arrivano fino a quattro volte il prezzo di base del veicolo, valore che scenderebbe a circa il 30% del prezzo nel caso dell’elettrica.
Le vendite a marchio Ferrari sono diminuite in Cina e in estremo oriente
Secondo quanto ammesso da Bloomberg, le vendite di Ferrari in Cina, ma anche ad Hong Kong e Taiwan, sono diminuite di circa il 25% durante il primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratterebbe del valore più basso registrato durante gli ultimi quattro anni. Il dato in calo sarebbe legato al rallentamento economico registrato in Cina che ha condotto a un calo di circa il 20%, in termini di vendite, di veicoli con un prezzo superiore ai 500.000 yuan pari a circa 62.000 euro al cambio attuale. Il comparto tenuto in considerazione ha venduto 677.000 unità durante tutto il 2024.
Sebbene Ferrari abbia mantenuto molti dettagli segreti, sappiamo che il pacco batterie, gli inverter e i motori elettrici della sua prima elettrica saranno tutti sviluppati e prodotti in Italia. Alcuni recenti brevetti indicano anche che Ferrari potrebbe dotare l’elettrica di una pseudo trasmissione, simile a quella già vista a bordo della Hyundai Ioniq 5 N oltre che di una colonna sonora ispirata a quella uscente dallo scarico dei suoi migliori propulsori endotermici.
Un ulteriore brevetto afferma che i propulsori elettrici adottati sulla prima Ferrari elettrica potrebbero anche essere utilizzati per simulare la coppia variabile di un motore e di una trasmissione tradizionali. Tali marce virtuali potrebbero essere attivate automaticamente in base all’azione di acceleratore e freno, oppure azionate manualmente tramite specifici comandi al volante.