Dopo appena tre anni di presenza sul mercato britannico, la Citroen C5 X si prepara a uscire di scena Oltremanica. La casa francese ha infatti annunciato la fine della produzione della variante con guida a destra, prevista per maggio 2025.
Si tratta di una decisione che riflette le vendite deludenti del modello, nonostante l’ambizione di posizionarsi come un ponte tra berlina, station wagon e SUV. Lunga 4,8 metri, la C5 X si inseriva nel competitivo segmento D, sfidando modelli affermati come la BMW Serie 3 Touring e la Serie 5. Eppure, anche con un listino d’ingresso di 31.355 sterline, oltre 12.000 in meno rispetto alla BMW più compatta, il modello francese non è riuscito a ritagliarsi una fetta di mercato rilevante nel Regno Unito, dove il dominio dei marchi premium tedeschi è ancora incontrastato.
Il flop non si limita al mercato britannico. Secondo i dati di JATO Dynamics, nel 2024 sono state immatricolate solo 4.296 C5 X in tutta Europa, in netto calo rispetto alle 11.881 unità dell’anno precedente. Per confronto, la BMW Serie 3 ha totalizzato 90.000 consegne. L’unico mercato dove la C5 X ha trovato terreno fertile è la Cina, dove CitroEn è uno dei marchi esteri più venduti del gruppo Stellantis.
Il CEO Thierry Koskas ha confermato che non ci saranno successori diretti: “Appena si entra nel segmento D, ci si scontra con i brand premium, e per marchi generalisti come il nostro le vendite sono limitate”, ha dichiarato durante un’intervista a Auto Express.
Citroen concentrerà ora le sue risorse sul nuovo SUV C5 Aircross, proposto con diverse motorizzazioni, tra cui mild hybrid, plug-in e benzina elettrificata. La C5 X, l’unico modello della gamma a non avere una versione 100% elettrica, di questi tempi un elemento che accresce l’appeal, ha pagato anche questa mancanza in un contesto di transizione ecologica.