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The I.C.E. St Moritz: una rarissima Ferrari 275 P tra le vincitrici | Video

Nonostante il meteo avverso, sono stati comunque assegnati gli importanti riconoscimenti di The I.C.E. St Moritz 2024.

Ferrari 275 P The I.C.E. St Moritz
Foto THE I.C.E. ST. MORITZ

C’è una “rossa” di grandissimo pregio fra le vincitrici del Concorso d’Eleganza di The I.C.E. St Moritz 2024. Si tratta della Ferrari 275 P. Purtroppo l’evento è stato annullato nella sua dimensione dinamica, per le copiose nevicate che si sono abbattute nell’area. Gli abitanti del luogo ne parlano come fra le più abbondanti degli ultimi anni.

Nonostante il clima avverso e le limitazioni imposte dalle autorità locali, per motivi di sicurezza, la selezione delle auto iscritte si è comunque svolta, anche se in una cornice ambientale diversa e insolita. Cuore pulsante dell’evento è infatti diventato il parcheggio coperto della Serletta, a due passi dal lago ghiacciato dove la festa si doveva celebrare.

Qui i partecipanti, il pubblico e i giornalisti, provenienti da diverse nazioni del mondo, hanno potuto confrontarsi godendo del fascino offerto dalle meravigliose auto iscritte a The I.C.E. St Moritz 2024. Anche i giurati hanno svolto il loro compito in questo quadro, per decretare gli esemplari vincenti nelle diverse categorie. Ecco come è andata a finire.

Barchettas on the Lake

Qui il successo è andato a una Talbot Lago T26GS del 1950. Si tratta di uno dei soli 5 esemplari della specie costruiti per scopi agonistici. Al suo attivo diversi rally, disputati a partire dai primi anni ’50. A fine anni ’90 questo gioiello è stato completamente restaurato in Italia da Dino Cognolato sotto la supervisione di Lukas Hüni AG.

Racing Legends a The I.C.E. St Moritz

Ferrari 275 P The I.C.E. St Moritz
Foto THE I.C.E. ST. MORITZ

Nello speciale raggruppamento si è affermata una rarissima Ferrari 275 P del 1963. Recenti ricerche d’archivio compiute da Ferrari Classiche hanno rivelato che la vettura, vincitrice della 24 Ore di Le Mans nel 1964, si era imposta anche nel 1963, con un diverso numero di telaio. A questa “rossa” è andata anche la gloria alla 12 Ore di Sebring nel 1964. Quanto basta per farne una delle auto da corsa del “cavallino rampante” più significative e pregiate di sempre.

Concept Cars & One Offs

Ad imporsi, in questo raggruppamento, è stata un’Aston Martin Bulldog del 1979. Il suo nome riprende quello dell’aereo scozzese pilotato dall’amministratore delegato dell’Aston Martin di quegli anni. Progettata da William Towns, autore del progetto della Lagonda e della DBS, era in grado di raggiungere una velocità massima di 300 km/h.

Icons on Wheels & Best in Show

Luci dei riflettori, in questa categoria, per una Delage D8-120S del 1938. L’auto vincitrice è stata carrozzata e disegnata dalla Carrosserie de Villars su un telaio Delage. Il suo debutto in società avvenne al Concours de l’Auto de Printemps nel 1938. Diversi i premi di cui si fregia. A lei, dopo un difficile travaglio, la giuria dell’evento svizzero ha assegnato anche il premio Best in Show.

Open Wheels

Qui gli onori della gloria, a The I.C.E. St Moritz 2024, sono andati a una Cooper Maserati T81 del 1962. L’esemplare era originariamente di proprietà del pilota svizzero Lo Bonnier e gareggiò in Formula 1 dal 1966 al 1968, ottenendo il suo miglior risultato al Gran Premio di Germania del 1967, con un quarto posto finale tra le insidie del Nürburgring.

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