Secondo i soliti bene informati nel futuro dello stabilimento di Pomigliano dovrebbe esserci spazio anche per una Lancia. Si tratterebbe di una delle due auto su piattaforma STLA Small che affiancheranno la nuova Fiat Pandina che come vi abbiamo detto arriverà entro il 2030 e continuerà ad essere il fulcro della produzione della fabbrica. Al momento non è chiaro di quali auto si tratterà ma come vi abbiamo appena scritto pare abbastanza probabile che una delle due possa essere targata Lancia.
Nuova Delta per Pomigliano? L’idea piace ai fan del brand e non solo
Questa voce a dire il vero gira già da un po’ e qualcuno ha pensato ad uno spostamento della nuova Lancia Ypsilon dalla Spagna all’Italia. In realtà però le cose non starebbero così. Si tratterebbe di un altro modello. Su quale auto si possa trattare certezze non ve ne sono. Tuttavia ci viene in mente che nei prossimi anni la casa piemontese lancerà anche la nuova Delta e che per il momento non si sa ancora in quale fabbrica sarà prodotta.
La nuova Delta era stato detto che sarebbe arrivata su piattaforma STLA Medium e dunque la sua produzione in Italia poteva avvenire solo a Melfi. Non a caso Stellantis non ha escluso che questo modello potesse essere prodotto in un altro degli stabilimenti del gruppo in Francia o Germania, cosa che ovviamente aveva fatto storcere il naso a più di qualcuno.
Ci sarebbe però un’altra ipotesi di cui a dire il vero vi avevamo già accennato in passato e cioè che alla fine la nuova Delta possa utilizzare la piattaforma STLA Small. Del resto di questa auto sappiamo che avrà una lunghezza di poco superiore ai 4,4 metri e di conseguenza potrebbe essere utilizzata perfettamente la STLA Small idonea a sostenere auto fino a quasi 4,5 metri. Dunque questa ipotesi potrebbe rivelarsi la soluzione più efficace per garantire non solo la produzione della vettura direttamente in Italia, ma anche per tutelare e rafforzare l’operatività dello stabilimento di Pomigliano. Infatti, con la presenza consolidata della Pandina, l’arrivo della nuova Delta e l’introduzione di un terzo modello ancora in fase di sviluppo, lo stabilimento potrebbe assicurarsi un flusso costante di lavoro e mantenere un ritmo produttivo stabile.
Questo scenario contribuirebbe a offrire maggiore sicurezza occupazionale e una prospettiva di lungo termine per tutti i lavoratori coinvolti. In questo modo, Pomigliano potrebbe davvero affrontare gli anni futuri con maggiore tranquillità e fiducia, rafforzando la sua posizione strategica all’interno del settore automobilistico italiano e continuando a rappresentare un polo produttivo di riferimento per il gruppo.