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Dino 246 GTS: all’asta quella del manager dei Led Zeppelin

Si profila una vendita di grande interesse per chi cerca un’auto speciale, collegata a un vip.

Dino 246 GTS
Foto Car & Classic

Quando una Dino 246 GTS finisce all’asta, non può che scatenare un grande interesse. Specie se l’auto destinata a passare di mano si collega a qualche personaggio famoso. È il caso di quella offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti sul canale di Car & Classic, dal 22 al 29 febbraio.

Questa vettura, infatti, fu comprata nuova da Peter Grant, manager della rock band britannica dei Led Zeppelin, quando era all’apice del successo. Per chi ha le auto italiane nel cuore e le note forti del gruppo musicale d’oltremanica nel sangue, è un’opportunità da non perdere. A condizione di avere un conto in banca particolarmente sostanzioso.

Peter Grant, nel suo ambito, è un personaggio leggendario, grazie anche alla forza del suo carisma. Per la Dino 246 GTS personale scelse una livrea “Rosso Bordeaux” non metallizzata, conservata ancora oggi, insieme agli interni in tinta marrone. Quella vettura scoperta era il suo “giocattolo” a quattro ruote, per vivere le emozioni della libertà, che cercava ovunque.

Dino 246 GTS

La decisione di acquisto giunse nel 1972, quando decise di varcare la porta di ingresso della Maranello Concessionaires, per sottoscrivere il contratto. Con le sue linee sinuose, questa è una delle auto più desiderate della storia. Uno dei capolavori mondiali assoluti del car design.

La Dino 246 GTS declina in chiave spider l’omonima coupé. Rispetto ad essa è ancora più bella nello stile, oltre che più versatile, per la possibilità di viaggiare a cielo aperto offerta ai fortunati passeggeri. Sotto le linee scultoree di Pininfarina pulsa un motore V6 da 2.4 litri di cilindrata, che produce 195 cavalli di potenza massima a 7600 giri al minuto.

Notevole la vivacità del modello, solo in parte testimoniata dall’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7.2 secondi e dalla velocità massima di 235 km/h. Il suo dinamismo entra nel cuore, come le forme della carrozzeria e le note musicali offerte dalla danza dei suoi organi meccanici. Questa piccola “Ferrari senza cavallino rampante” è un’autentica meraviglia.

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