Alcune auto sono come il vino: con il passare degli anni diventano ancora più buone. È il caso della Lancia Delta HF Integrale EVO II, che continua a generare forti spinte emotive negli appassionati e nei collezionisti, disposti oggi a pagarla più che mai. Quelli di Petrolicious vi hanno dedicato uno dei loro video più recenti. Come al solito, il risultato del cortometraggio è della miglior specie: sembra quasi di taglio hollywoodiano.
Nei fotogrammi emerge l’intensità del rapporto umano che si può instaurare con un mezzo del genere, sempre pronto ad elargire felici stimoli emotivi. Protagonista delle riprese, insieme all’auto, è infatti Goktug Sarioz, felice proprietario di questo esemplare del 1994. L’auto sfoggia una carrozzeria gialla, che rivaleggia con i cromatismi del sole all’alba.
Evoluzione finale del leggendario modello da corsa, nella sua veste stradale è una hot hatch tutta da “gustare”, proprio come il buon vino di cui parlavamo all’inizio del post. Anche se ben diversa dall’auto che ha consegnato 6 titoli mondiali consecutivi alla casa torinese, la Lancia Delta HF Integrale EVO II si lega comunque in modo intimo ad essa e al suo potere magico, che ha sedotto milioni di persone in giro per il pianeta. Ancora oggi porta con sé lo spirito della regina dei rally, regalandolo in una dimensione stradale.
Fa un certo effetto raggiungere il bar del centro seduti al posto guida di questa creatura. L’impressione è quella di essere usciti per sbaglio da una prova speciale, ma neppure i contesti urbani le fanno paura. Del resto, la versatilità sportiva era uno dei punti di forza del modello. Il palmares luminoso di cui si giova la versione da corsa non fa altro che confermare le doti di adattamento del modello, che ha mostrato a suon di risultati la capacità di sentirsi a suo agio nei contesti operativi più disparati, durante la carriera nel motorsport, andata avanti dal 1988 al 1993. Proprio in quest’ultimo anno avvenne il debutto in società della Lancia Delta HF Integrale EVO II.
Sotto le forme squadrate e muscolari del suo cofano anteriore trova accoglienza un motore a 4 cilindri in linea sovralimentato, da 2.0 litri di cilindrata e con 16 valvole, in grado di sviluppare una potenza massima di 215 cavalli. La cifra risulta più alta di quella espressa dalle versioni precedenti per via del nuovo turbo Garrett e di una diversa mappatura della centralina. Anche se oggi le cifre della sua scuderia possono sembrare poca roba, tenendo conto del periodo storico e della cilindrata c’è davvero poco da ridere. Ai suoi tempi erano dati molto corposi.
I purosangue di razza liberati dal suo cuore meccanico conferivano alla Lancia Delta HF Integrale EVO II un’accelerazione strepitosa, la cui intensità era almeno pari alle scariche di adrenalina generosamente elargite a chi stava a bordo. In quegli anni, per ottenere le stesse ricompense sensoriali bisognava spingersi a livelli di spesa ben più alti, per puntare su auto firmate dai marchi più blasonati. La straripante energia della “belva” torinese giungeva al suolo con il supporto delle quattro ruote, che assecondavano al meglio il suo carattere bellicoso, dando note aggiuntive di sicurezza al conducente, messo in condizione di sfruttarne al meglio il grande potenziale.
La grinta della carrozzeria profuma di corse. Come riferito in un’altra circostanza, quando la vedevano negli specchietti, i proprietari di alcune supercar sudavano freddo, per il rischio di fare una brutta figura, specie sulle strade più guidate. Nei contesti planimetrici molto sinuosi, infatti, poche auto erano in grado di tenere il suo ritmo. Oggi la Lancia Delta HF Integrale EVO II continua ad essere molto efficace sul piano dinamico, ma soprattutto è in grado di emozionare con vibrazioni sensoriali della miglior specie. Il video ne celebra, in qualche modo, la poesia. A voi le immagini. Buona visione!