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Mercato auto in Europa: ottobre 2023 si chiude con un +14,1%

L’Italia continua ad essere l’ultima per vendite di auto elettriche e ibride plug-in

Mercato auto Europa ottobre 2023

Il panorama dell’industria automobilistica in Europa sta vivendo una fase di crescita significativa, con dati che mostrano un incremento continuo nelle immatricolazioni di veicoli. Ad ottobre si è registrato un aumento pari al 14,1% rispetto all’anno precedente, totalizzando 1.039.253 nuove immatricolazioni. Questo trend positivo si estende ai primi 10 mesi dell’anno, con un incremento complessivo del 16,7% rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’Italia emerge come uno dei mercati chiave nel Vecchio Continente, con un aumento delle immatricolazioni del 20% ad ottobre e del 20,4% nei primi 10 mesi del 2023. Tuttavia, nonostante questi risultati positivi, il Bel Paese si posiziona come il quarto mercato per numero di immatricolazioni, sia nel mese di ottobre che tra gennaio e ottobre.

Mercato auto Europa ottobre 2023

Mercato auto in Europa: oltre 1,03 milioni di veicoli venduti il mese scorso

Un aspetto cruciale del mercato auto riguarda le vetture elettriche, in cui l’Italia mostra un ritardo rispetto ad altri paesi europei. Le auto elettriche e ibride plug-in rappresentano solo l’8,2% delle immatricolazioni in Italia, un dato inferiore rispetto a paesi come la Germania, la Francia e il Regno Unito. Questa tendenza si conferma anche nell’analisi dei primi 10 mesi dell’anno, con l’Italia che registra le percentuali più basse di penetrazione di veicoli elettrici.

Andrea Cardinali, direttore generale dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), ha sottolineato la necessità di un piano chiaro e dettagliato da parte del Governo italiano per indirizzare il paese verso la transizione energetica. Ha criticato l’attuale schema di incentivi per l’acquisto di EV, ritenuto inefficace, e chiede modifiche per stimolare maggiormente questo settore.

Cardinali ha enfatizzato anche l’importanza del ruolo delle vetture aziendali nella transizione verso l’elettrico, proponendo modifiche al regime fiscale per incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni. Inoltre, ha rilevato la necessità di sviluppare infrastrutture di ricarica, comprese quelle per l’idrogeno, per sostenere la diffusione dei veicoli elettrici.

Infine, il dirigente dell’UNRAE ha criticato la recente decisione di non coinvolgere i costruttori non italiani nel Tavolo sviluppo automotive, considerando la loro rilevante quota di mercato e competenza nel settore.

Ha concluso evidenziando la storica tradizione automobilistica italiana, sottolineando che la perdita di leadership nel settore non è attribuibile all’elettrificazione o alla concorrenza estera, ma a una deindustrializzazione del paese. È urgente, quindi, la necessità di un’azione decisa per promuovere la riconversione industriale nel settore auto.