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L’ammiraglia Opel Omega di seconda generazione compie 30 anni

Certi modelli hanno un nome che si rinnova e colora una parte della bandiera di un marchio. La Opel Omega fa parte della categoria.

Opel Omega seconda generazione
Foto Opel

L’Opel Omega di seconda generazione (Omega-B), prodotta dal 1993 al 2003, fu l’ammiraglia della casa di Rüsselsheim, nel cui listino si poneva al vertice della gamma. Quella vettura era disponibile in versione berlina tre volumi e station wagon e si confrontava con la migliore produzione europea del segmento premium.

In un’epoca in cui le automobili venivano scolpite con l’intento di rispondere alle esigenze di una clientela sempre più sofisticata, l’Opel Omega-B si distingueva per l’armoniosa fusione di forma e funzione.

Nata dalle ceneri della precedente Omega-A, acclamata Auto dell’Anno nel lontano 1987, la nuova creazione Opel fece il suo debutto nel 1993, regalando sin dall’inizio note di qualità e raffinatezza. Le caratteristiche sofisticate del modello, come le motorizzazioni a basso consumo, gli interni spaziosi, la costruzione accurata e i livelli di sicurezza senza compromessi, catturarono subito l’interesse dei potenziali acquirenti europei.

La rivista tedesca Auto, Motor und Sport, con un linguaggio che rispecchia il fervore dell’epoca, elogiò l’Opel Omega-B di seconda generazione come un “controvalore elevato per il denaro speso”, sottolineando la maggiore eleganza della linea, abbinata a una visibilità notevolmente migliorata, ma anche gli evidenti progressi in fatto di dotazione interna e maneggevolezza, con netti vantaggi in termini di agilità rispetto allo step precedente.

Opel Omega seconda generazione
Foto Opel

Ciò che rese l’Opel Omega-B un successo immediato fu il suo abile connubio tra look e spaziosità interna. Nonostante le dimensioni esterne quasi identiche rispetto al modello precedente, l’abitacolo offriva un’esperienza di guida più generosa e confortevole. L’ammiraglia del marchio, nella nuova veste, sapeva sposare con maestria la necessità di aderire alle nuove normative sulle emissioni, investendo in motori innovativi ed ecologici, senza trascurare gli altri aspetti.

L’energia dinamica della Opel Omega di seconda generazione giungeva dalla nuova famiglia di motori ECOTEC, disponibili in configurazioni a 4 e 6 cilindri, con potenze comprese tra 136 CV (100 kW) e 210 CV (150 kW). Questi propulsori erano all’avanguardia, rispondendo già alle future normative CEE e offrendo una riduzione dei consumi fino al 12,5%. Il sistema di aspirazione a 3 fasi in risonanza Multi Ram garantiva un’erogazione di coppia motrice impeccabile, portando la guida a nuovi livelli di raffinatezza.

Il tocco finale di lusso e tecnologia era incarnato dalla versione MV6, al vertice della gamma Opel Omega-B. Equipaggiata con il possente motore 3.000-V6, questa variante offriva una vasta dotazione di serie che, all’epoca, era all’avanguardia. Uno speciale kit per l’installazione di un telefono cellulare digitale GSM da auto, un sistema stereo potente da 160 Watt e un antifurto attivato dalla chiusura centralizzata erano solo alcune delle chicche che l’ammiraglia tedesca offriva ai suoi possessori.

La produzione ottimizzata, presso la fabbrica di Rüsselsheim, garantì non solo una qualità impeccabile ma ha anche contribuito a mantenere competitivi i prezzi, sfidando la tendenza del mercato delle ammiraglie. L’Opel Omega-B è stata, senza dubbio, un capitolo indimenticabile nella storia del marchio, un simbolo di eleganza, innovazione e progresso tecnologico che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario automobilistico europeo.

Opel Omega seconda generazione
Foto Opel