Il mercato dell’auto in Europa è in una fase di crescita notevole, secondo gli ultimi dati condivisi dall’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri). Parliamo di 1.022.468 unità immatricolate a luglio 2023, registrando un incremento del 16,7% rispetto al luglio dello scorso anno.
Sebbene questi numeri restino sotto del 23% rispetto a luglio 2019, nel complesso, i primi sette mesi dell’anno vedono un saldo di 7.612.451 auto vendute, in aumento del 17,5% rispetto all’anno precedente.
Mercato auto: il mese scorso sono state vendute oltre 1,02 milioni di auto in Europa
Ora, concentriamoci sui Big Five: l’Italia, il Regno Unito, la Francia, la Germania e la Spagna. A luglio, tutti e cinque i mercati hanno visto aumenti sostanziali. Il Regno Unito guida con un formidabile +28,3%, seguito dalla Francia con +19,9%, dalla Germania con +18,1%, dalla Spagna con +10,7% e, infine, dall’Italia con +8,7%.
Analizzando la crescita percentuale nei primi sette mesi del 2023, la Spagna è al primo posto con un +21,9%, seguita dall’Italia con +20,9%. Sui volumi totali, il Bel Paese si posiziona al quarto posto sia nel mese di luglio che nel cumulato dei primi sette mesi.
Nel panorama delle auto elettriche e ibride plug-in, detto comunemente “con la spina”, l’Italia è fanalino di coda tra i principali mercati. Stiamo parlando di una quota che scende al 7,8%, suddivisa tra un 3,4% di 100% elettriche e un 4,4% di PHEV. A confronto, la Germania si attesta su una quota del 20% per i BEV e del 5,9% per i plug-in hybrid. Anche la Francia e il Regno Unito superano l’Italia in questo segmento.
Poniamo ora l’attenzione sul mercato europeo complessivo degli ECV: a luglio 2023, i veicoli elettrici a batteria rappresentano il 14,6% mentre quelli ibridi plug-in il 7,9% delle immatricolazioni. E se pensate che la situazione per gli ECV in Italia sia preoccupante ora, aspettate di sentire i dati sugli incentivi.
È avanzato molto denaro destinato agli incentivi per BEV e PHEV
Le prenotazioni per il 2023 indicano una diminuzione del 21% per i BEV e del 32% per i PHEV da parte delle persone fisiche, e addirittura del 51% e del 68% da parte delle persone giuridiche.
Infine, una riflessione sui fondi destinati agli incentivi: è previsto un residuo di circa 323 milioni di euro alla fine dell’anno, pari al 55% dei fondi disponibili, che si sommeranno ai 272 milioni avanzati dal 2022.
La crescita del mercato auto in Europa è un segnale positivo, ma l’Italia deve mettere il piede sull’acceleratore, soprattutto nel segmento dei veicoli elettrici e ibridi plug-in, per non rimanere indietro.



