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Alfa Romeo: in una sua futura auto due miti saranno fusi insieme

Una delle future novità del Biscione sarà un mix tra due auto molto famose

Nuova Alfa Romeo GTV

Alfa Romeo nei prossimi anni lancerà tante novità sul mercato. Una di queste auto arriverà tra il 2026 e il 2027 e secondo quanto dichiarato dal capo del design del Biscione Alejando Mesonero-Romanos unirà in se due auto leggendarie che fanno parte della storia della casa automobilistica del Biscione. Ci riferiamo ad Alfa Romeo GTV e SZ. Infatti a quanto pare si tratterà di una vettura sportiva che sarà erede della mitica GTV che è stata lanciata negli anni ’90 riscuotendo un discreto successo e che potrebbe anche avere questo nome anche se al momento non è ancora deciso. Il suo design però sarà ispirato da quello della mitica SZ che ha debuttato a fine anni ’80. Quest’ultima è una vettura controversa che ha diviso i fan dello storico marchio milanese tra coloro che hanno apprezzato e coloro che invece non hanno per nulla gradito il suo design.

Una delle prossime auto di Alfa Romeo stupirà in quanto unirà due leggende del Biscione in un solo modello

Ovviamente Mesonero-Romanos ha detto che di questa auto saranno presi solo alcuni elementi di design che però verranno reinterpretati in chiave moderna. Ovviamente cosa si intende con ciò non è del tutto chiaro. Al momento non si sa nemmeno in quale segmento di mercato sarà collocata questa auto, se come nuova ammiraglia di segmento E o come erede di Giulia nel segmento D. Questa vettura sarà solo elettrica e potrebbe avere lo stesso motore della futura Giulia Quadrifoglio e cioè un motore elettrico da circa 1.000 cavalli con prestazioni davvero incredibili.

Nuova Alfa Romeo GTV

DI questa auto sicuramente avremo le idee più chiare nel corso dei prossimi anni quando finalmente saranno chiariti i piani futuri di Alfa Romeo. A settembre infatti saranno finalmente decisi tutti i modelli che vedremo fino al 2030 ed è probabile che a proposito di questa auto possa uscire qualche nuovo importante aggiornamento.

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