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Lancia Astura Cabriolet Pinin Farina: in vendita uno dei 3 esemplari

Portare in garage un’auto classica, di grande prestigio storico, come la Lancia Astura Pinin Farina, può regalare grandi gioie.

Lancia Astura
Foto RM Sotheby's profilo Twitter

Ci sono auto che hanno contribuito a fare la storia dei loro marchi. È il caso della Lancia Astura Cabriolet Serie III “Tipo Bocca” di Pinin Farina del 1936. In questa configurazione prese forma in soli tre esemplari, di sublime bellezza. Oltre al fascino estetico, la vettura porta in dote una grande raffinatezza tecnologica. Non meno esaltante è il significato storico del modello. Oggi, per i collezionisti, si apre la possibilità di portare a casa un gioiello della specie. Ad occuparsi della vendita ci stanno pensando quelli di RM Sotheby’s: un nome, una garanzia. La richiesta, ovviamente, non è per tutte le tasche, perché poca gente può spendere 1.250.000 euro per un’auto. Nel mondo, però, i ricchi non mancano. Molti di questi hanno un grande senso del gusto e una certa cultura automobilistica. Quindi non si può escludere che l’alienazione vada a buon fine.

Ad essere offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti è la Lancia Astura Cabriolet Serie III “Tipo Bocca” di Pinin Farina con telaio numero 33-5301. L’esemplare ha un certificato d’immatricolazione belga. A firmare materialmente il progetto stilistico, per la nota carrozzeria piemontese, fu Mario Revelli di Beaumont. Questa vettura fu esposta in pubblico al Salone di Berlino del 1937. Qui suscitò grandissimo interesse nella platea, rapita dalla grande qualità dell’esecuzione estetica.

Possedere un capolavoro del genere apre la possibilità di partecipare, con un ruolo importante, ad alcuni dei più prestigiosi eventi a quattro ruote, su scala mondiale. Ad accompagnare il modello ci pensano il Certificato di Origine Lancia e alcune foto d’epoca. Questa è una delle sole 328 Lancia Astura di terza serie a passo corto mai realizzate. Appartiene quindi a una famiglia che diede tanto alla reputazione del marchio in termini di innovazione, qualità e prestazioni.

Al buon comportamento stradale dell’auto concorrevano le sospensioni anteriori a ruote indipendenti. La spinta faceva capo ad un motore V8 da 2.6 litri, in grado di erogare una potenza massima di 82 cavalli. Sulla vettura messa in vendita da RM Sotheby’s, però, il cofano anteriore accoglie un V8 da 2.9 litri, della IV serie, con potenza massima immutata, ma con un’erogazione più corposa ai diversi regimi. Molti telai del modello furono vestiti, in modo più coraggioso che nella versione base, da alcuni insigni carrozzieri. Nessuno, però, seppe fare meglio di Pinin Farina e Mario Revelli di Beaumont.

L’appellativo “Bocca” presente nella sigla, non fa riferimento alle sue alchimie stilistiche, ma nasce da un riferimento al concessionario del marchio cui si deve la nascita dei tre esemplari di questo tipo. La Lancia Cabriolet Serie III di cui ci stiamo occupando, fu completata il 30 giugno del 1936. Non era identica agli altri due modelli della stessa specie, perché diversi dettagli erano specifici. Dopo un periodo di abbandono, questa vettura con telaio 33-5301 è stata sottoposta a un restauro completo dal nuovo proprietario svizzero. Il modello tornò all’opulenza e allo splendore iniziale. I lavori si sono protratti per diversi decenni, ma il risultato finale lascia sbalorditi per la qualità dell’esecuzione. Dal 2020, l’auto appartiene a un altro collezionista, che ora ha deciso di metterla in vendita.

Fonte | RM Sotheby’s

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