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Fiat Regata: 40 anni senza colpi di fulmine

Ci sono auto votate alla praticità, che non entrano nel cuore. La Fiat Regata appartiene alla specie.

Fiat Regata

La Fiat Regata fu prodotta a partire dal 1983. Quest’anno compie quindi 40 anni di età. Il modello nacque come berlina, ma ebbe anche una versione familiare. In totale prese forma in oltre 900 mila esemplari. Il design, curato dal centro stile interno, non era affascinante. Impossibile emozionarsi al suo cospetto. Del resto, altri erano gli obiettivi di questa berlina media, prodotta nello stabilimento di Mirafiori.

Il cambio era manuale a 5 marce su tutte le versioni della gamma, fatta eccezione per quella da 1.3 litri, venduta in alcuni mercati con una trasmissione a 4 rapporti. La versione più riccamente accessoriata era la 100, che permetteva viaggi lunghi e confortevoli. Nel 1984 giunse la variante station wagon, battezzata Weekend. Prese il posto, idealmente, della 131 Panorama.

La Fiat Regata fu prodotta fino al 1990. Non scatenò una corsa all’acquisto e nemmeno riti di passione. Era la scelta privilegiata di chi non cercava null’altro che la praticità. Basata sulla piattaforma della Ritmo, ne condivideva diverse componenti. Il suo design risultava, tuttavia, più sobrio e convenzionale.

La gamma comprendeva diversi motori a benzina e diesel, con cilindrata da 1.3 a 1.9 litri e potenze a partire da 58 cavalli. La versione più sportiva era la 100, dotata di un motore da 1.6 litri, con 100 cavalli all’attivo. La Fiat Regata era disponibile in diversi allestimenti, che offrivano un’ampia scelta di specifiche e di accessori. Tra le opzioni in catalogo c’erano l’aria condizionata, i vetri elettrici e il tetto apribile.

La Regata era considerata una vettura affidabile e confortevole, adatta sia per l’uso quotidiano che per i lunghi viaggi. La qualità della finitura e dei materiali interni, tuttavia, era inferiore a quella di alcune rivali europee del tempo. Era un’auto dignitosa, ma il suo passaggio non ha lasciato una traccia luminosa nella storia. Figlia del suo periodo, ebbe pure qualche ammiratore, ma è in gran parte passata nel dimenticatoio. Oggi è difficile vederne un esemplare. Neppure nei raduni se ne incontra una, fatta salva qualche rara eccezione.

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