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Ferrari e la clausola che impedisce la vendita di un’auto appena acquistata: ecco la motivazione

La Ferrari impedisce ai propri clienti di vendere l’auto appena acquistata, pronta ad assumere seri provvedimenti: ecco perché.

Logo Ferrari

Molte cose sarà possibile dire sul conto della Ferrari, tranne che sia una Casa come tutte le altre. Già, perché a Maranello non vendono solo automobili: propongono uno stile di vita. Qualsiasi potenziale acquirente viene esaminato per stabilire se sia o meno un adeguato ambasciatori del brand. Pertanto, i soldi non sono sufficienti per mettere in garage un bolide del Cavallino.

Chi acquista una Ferrari non può rivenderla prima di un certo periodo

 

Ferrari Purosangue

Al contrario, chiunque desideri comprare il modello dei propri sogni deve prepararsi poiché c’è un codice stabilito nel quartier generale. Lo scorso anno sono state immatricolate 11.155 Ferrari e, malgrado costituisca un nuovo record assoluto per la compagnia, risulta comunque di gran lunga inferiore rispetto alla domanda effettiva. I fortunati ad avere un conto in banca con abbastanza zeri devono superiore il severo test preventivo. Anche perché non esiste nessuna clausola “soddisfatti o rimborsati” né tanto meno è concessa la facoltà di vendere la supercar.

La maggior parte dei documenti da presentare sono una serie di clausole standard, a meno di non chiedere una Ferrari. In tal caso, è opportuno leggere con scrupolo ogni riga. Una delle voci scritte in piccolo recita il divieto di passare di mano il veicolo qualora non lo si volesse più tenere. Prima va lasciato passare almeno un anno di proprietà.

Ferrari 296 GTB

Il proposito della Ferrari, piuttosto ovvio, è di scongiurare una sorta di “bagarinaggio”: certe persone potrebbero vendere il bolide e mettersi in tasca una cifra maggiore al prezzo di listino. Bisogna tener presente che si tratta di vetture perlopiù da collezione, e un’intromissione di certi individui andrebbe a rovinare un mondo da preservare. Nessuno la può fare franca, a prescindere dalla posizione sociale occupata. Ad esempio, il ricchissimo e celebre Steve Wynn, quotato proprietario di hotel e casinò di Las Vegas, ha tentato di rivendere la sua costosissima LaFerrari quando ancora non era passato un anno. Come hanno reagito a Maranello? Gli hanno tolto la concessionaria Ferrari!

Il contratto prevede peraltro l’obbligo di avvisare l’azienda laddove si intenda cedere la Ferrari pure a seguito dell’anno iniziale. Difatti, il marchio intende conservare il diritto di prelazione sull’acquisto dell’auto.