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Colonnine di ricarica rapida: prenderanno piede sulle autostrade italiane

Autostrade per l’Italia pensa a installare tante nuove colonnine di ricarica rapida da qui alla metà del prossimo anno.

colonnine di ricarica

La mobilità del futuro fa rima con elettrico, a patto di creare le condizioni idonee per la sua diffusione. Così com’è la situazione, le infrastrutture non sono abbastanza: ne servono di più. Tra i punti critici uno dei principali sono le colonnine di ricarica rapida. Difatti, la carenza di luoghi per ricaricare le auto a batteria dissuade i potenziali acquirenti.

Soprattutto chi vive fuori dai maggiori centri urbani teme di “rimanere a piedi” e se proprio deve investire in un mezzo a basse emissioni predilige l’ibrido. In tal caso, c’è, infatti, la garanzia di scongiurare problemi di sorta. Peccato che le istituzioni comunitarie abbiano fornito indicazioni ben precise in merito alla viabilità: dal 2035 saranno bandite le auto a combustione termica. E, a meno di tangibili progressi lungo i prossimi anni, nemmeno PHEV e compagnia sopravvivranno alle misure dell’Unione Europea.

Colonnine di ricarica rapida: il piano di Autostrade per l’Italia

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Affinché gli EV siano sfruttabili pure nei lunghi tragitti servono dei concreti progressi in merito alla rete autostradale. La distribuzione di colonnine di ricarica rapida in maniera capillare risolverebbe parecchie criticità.

Di conseguenza, Autostrade per l’Italia ha avviato la loro costruzione su larga scala.
Attualmente in funzione ce ne sono 30, con l’obiettivo di raddoppiarne per la fine del 2022 e di raggiungere quota 100 entro l’estate del 2023, ha dichiarato la numero uno di Autostrade, Elisabetta Oliveri. Il proposito è quello di avere una stazione ogni 50 km, coprendo l’intera penisola. Da Nord a Sud ci saranno, insomma, le attrezzature le colonnine di ricarica rapida.

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Della realizzazione di tale network ultraveloce se ne sta occupando Free to X, che ne installerà con una potenza di erogazione di 300 kiloWatt e alimentazione da energia al 100 per cento elettrica. L’amministratore delegato della start-up, Giorgio Moroni, ha tracciato un quadro generale. A oggi gestiscono circa 35 stazioni, compresa quella di Linate.

Presto ciascuna di esse sarà compatibile con le carte di credito, come già accade per qualcuna in fase di test. Superata la sessione chiunque sarà munito di carta potrà pagare il servizio con i maggiori circuiti. Attualmente chi desidera usufruirne ha modo di farlo tramite i maggiori Mobility Service Provider.

Fonte: Autostrade per l’Italia

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