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In vendita la Lancia Sport Prototipo Zagato della Targa Florio

L’auto, del 1964, ha rischiato di restare in magazzino, con una sorte incerta, ma è tornata a nuova vita.

Lancia Sport Prototipo Zagato
Screen shot da video ClassicRacer37

Ghiotta opportunità per i collezionisti in cerca di un’auto italiana molto speciale. RM Sotheby’s, con la formula della vendita privata, propone ai potenziali acquirenti la Lancia Sport Prototipo Zagato del 1964, con telaio numero 8155381001. Si tratta di un modello da corsa sperimentale, con soli tre proprietari alle spalle, il primo dei quali l’ex pilota collaudatore Claudio Maglioli.

La sua nascita fu il frutto di un lavoro di ricerca condotto dalla Carrozzeria Zagato, che ne sviluppò le architetture stilistiche di taglio racing. Questo esemplare, dopo la carriera agonistica, fu dimenticato per alcuni anni in uno spazio sperduto dei capannoni del reparto corse della casa automobilistica torinese, prima di essere notato dal fratello del mitico Umberto Maglioli, che aveva testato l’auto sulle strade del Piccolo Circuito delle Madonie, teatro della mitica Targa Florio. Facile immaginare le sue emozioni, legate anche al fatto sentimentale.

Auto innovativa e molto originale

La Lancia Sport Prototipo Zagato fu sviluppata partendo dalla Flavia Sport Zagato, disegnata da Ercole Spada. Una vettura, di suo, molto innovativa per la particolare fisionomia della coda, l’architettura stilistica dei fari anteriori, i finestrini laterali panoramici e il lunotto concavo. Impossibile confonderla con altre. Da quella base prese le mosse il lavoro che portò alla nascita del prototipo da competizione di cui ci stiamo occupando.

Posando lo sguardo sui suoi lineamenti, si notano le selvagge sporgenze del cofano, la parte posteriore chiusa e la bocca frontale spalancata, senza la classica griglia della calandra. Una vettura per certi versi stravagante, ma anche funzionale ai bisogni agonistici, pur se dotata di vezzi stilistici da concorso di eleganza.

Claudio Maglioli si innamorò subito del modello e fece di tutto per convincere Cesare Fiorio, allora capo del reparto corse della Lancia, a vendergli quell’esemplare. Alla fine l’impresa andò a segno. Nell’auto presa di mira, del resto, c’era anche un pezzo del suo cuore: questo gli diede la spinta giusta per mettere a frutto il risultato.

Caratteristiche della Lancia Sport Prototipo Zagato

Il confronto visivo con l’auto di partenza mostra una linea del tetto ribassata e due prese d’aria eccentriche sul cofano motore. Quest’ultimo ospita un cuore boxer da 1848 centimetri cubi di cilindrata, con 148 cavalli all’attivo. L’energia viene scaricata a terra con l’ausilio di un cambio manuale a quattro rapporti. I freni sono a disco e rallentano con efficacia un corpo vettura significativamente alleggerito rispetto alla donor car.

Ottime le sue credenziali, ma in casi del genere sono i risultati sportivi a doverle confermare. La Lancia Sport Prototipo Zagato con telaio 8155381001 fu subito messa alla prova, in una delle gare più prestigiose e difficili di sempre: la mitica Targa Florio, alla cui edizione del 1964 prese parte col numero di gara 184, guidata da Marco Crosina e Fernando Frescibaldi.

Sue rivali, l’Austin-Healey Sprite condotta da Paddy Hopkirk, l’Alpine-Renault dei fratelli Bianchi e alcune Porsche. Il passo di gara delle vettura torinese fu molto incisivo, ma purtroppo a un terzo dell’impegno agonistico giunse la tristezza del ritiro, per un incidente. La sostanza, però, c’era ed era pure molto buona, anche se Lancia decise di cambiare presto rotta, orientando le attenzioni verso altri lidi. A quel punto, il destino dell’esemplare fu avvolto da una nebulosa. La sua sopravvivenza non era affatto assicurata.

Oggi l’auto stuzzica l’interesse dei collezionisti

Maglioli ne ha preservato l’integrità e si è fatto carico di un restauro completo, con alcuni affinamenti. Dopo di lui giunsero altri due proprietari. Quello attuale ha preso parte a numerosi tour e raduni, ma è sceso pure in pista, anzi sul red carpet, di importanti concorsi di eleganza internazionali, come quello di Pebble Beach del 2014 e il Salon Privé del 2015, dove la Lancia Sport Prototipo Zagato del 1964 di cui ci stiamo occupando vinse nella classe riservata alle auto da competizione.

L’esemplare si trova attualmente a Vienna, in attesa di trovare un nuovo padrone che sappia coccolarla in garage e nelle sue uscite in occasione degli eventi a quattro ruote, ma anche nell’ordinarietà della vita quotidiana, pur trattandosi di un pezzo davvero speciale. Il prezzo è su richiesta, ma per portarsi a casa un gioiello del genere bisogna avere delle finanze abbastanza robuste.

Fonte | RM Sotheby’s

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