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Taglio alle accise: si va verso una ulteriore proroga

Manca poco meno di un mese al 2 agosto, quando scadrà l’attuale taglio alle accise praticato e prolungato dal Governo di recente

Taglio accise benzina

Ora che manca poco meno di un mese al prossimo 2 agosto, ovvero la data durante la quale scadrà l’attuale taglio alle accise praticato e prolungato dal Governo di recente, pare ci siano ottime notizie in merito ad un ulteriore incremento dell’arco temporale nel quale insisterà una ormai possibile ulteriore proroga.

È infatti auspicabile che il Governo intervenga ulteriormente sulla questione relativa al taglio delle accise sui carburanti. In merito a quanto descritto, di recente il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti è intervenuto durante l’assemblea UNEM (Unione Energie per la Mobilità) per confermare il buon auspicio sull’intervento dell’esecutivo per contenere gli elevatissimi prezzi dei carburanti al distributore.

Lo stesso Giorgetti, in riferimento all’auspicato taglio delle accise, ha ammesso che si sta valutando “una ulteriore proroga dello sconto perché la dinamica del prezzo dei carburanti è ancora crescente”. Al momento il taglio prevede uno sgravio pari a 30 centesimi di euro per quanto riguarda benzina e diesel, ovvero 10 centesimi per ciò che riguarda il GPL; per ciò che invece riguarda il metano si ha una riduzione dell’IVA pari al 5%. L’eventualità di una ulteriore proroga appare quindi decisamente importante visto che le condizioni attuali in termini di incremento dei prezzi dei carburanti si ripercuotono praticamente sui consumatori.

Stellantis Giorgetti
Il Ministro Giancarlo Giorgetti

Non si è parlato esclusivamente di taglio alle accise

Il Ministro Giorgetti non ha però analizzato e confermato il lavoro già in atto sulla nuova proroga al taglio sulle accise. Nello specifico, la condizione attuale pare vada ad introdurre varie problematiche anche in sede del comparto dedito alla raffinazione che in Italia conta 13 siti produttivi. La volontà dell’esecutivo sarebbe quella di convertirli alla produzione di carburanti alternativi per tutelare i livelli occupazionali e allo stesso tempo anche l’ambiente.

Secondo Giorgetti c’è poi la possibilità che il futuro dell’auto non venga relegato esclusivamente all’auto elettrica. Lo stesso Ministro ci ha infatti tenuto a ribadire che l’Italia è rimasta fuori dal patto sull’elettrico della recente Cop26, aspettandosi anche una saggia decisione sulla questione nel breve termine.

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