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Maserati MC20 Cielo: 5 ragioni per amarla

Questa supercar è un sogno ad occhi aperti e non fatica a conquistare il cuore.

Maserati MC20 Cielo Primaserie
Maserati MC20 Cielo Primaserie

La Maserati MC20 Cielo è un’auto speciale, che onora al meglio la tradizione della casa automobilistica modenese, nata più di un secolo fa. Si tratta di una raffinata declinazione dell’arte creativa del marchio, interpretata in modo sublime. Alfieri, Ettore ed Ernesto Maserati, che fondarono il “tridente” nel lontano 1° dicembre 1994, ne andrebbero fieri.

Ecco perché seduce

Maserati MC20 Cielo

Questa supercar è in linea coi valori più nobili del prestigioso costruttore emiliano, la cui storia è ricca di belle pagine, scritte con la forza dei successi sportivi e con il fascino dei suoi modelli. A lei va riconosciuto il merito di aver saputo traghettare nella modernità i tratti iconici del brand, rappresentandoli al meglio. Ecco le 5 ragioni per amarla.

1. Lo stile

Questa creatura si concede allo sguardo con lineamenti nobili, che lasciano il segno. La sua forza espressiva guadagna presto uno spazio nel cuore degli appassionati, rapiti dal fascino esotico delle forme e dalla loro purezza. Qui la sportività si miscela all’eleganza con note di sublime magia dialettica. Fluida e proporzionata, la Maserati MC20 Cielo è una delle auto scoperte più belle dell’era moderna. Nulla è fuori posto.

2. Il motore

Il V6 biturbo da 3 litri che spinge questa supercar porta l’apparato genetico del “tridente”, non solo perché è stato progettato interamente fra le mura della casa modenese. Anche l’energia che esprime e la modalità di erogazione sono in linea con la migliore tradizione del marchio. Se ne giova il quadro prestazionale, ma anche la tela emotiva si colora di magnifiche nuance. Il sound completa al meglio l’esperienza sensoriale, per la gioia del cuore.

3. Il telaio

La preziosa monoscocca in fibra di carbonio regala, al tempo stesso, grandi cifre in termini di robustezza e di leggerezza. La commistione giusta per un’auto di questo calibro, orientata alle performance e al piacere di guida. Il risultato è eccellente su entrambi i fronti. La qualità dello sterzo, la distribuzione dei pesi e la finezza dell’assetto concorrono all’handiling da supercar della Maserati MC20 Cielo, che conferma nelle dinamiche il look da auto da corsa prestata all’uso stradale.

4. La versatilità

Questa vettura può essere usata come una sportiva purosangue o come una raffinata granturismo, capace di regalare viaggi rapidi e confortevoli nell’ambito della sua specie. Il fatto di poter vivere l’azione en plein air allarga la gamma operativa, consegnando un ventaglio di stimoli sensoriali aggiuntivi rispetto alla coupé, nei cui confronti paga un dazio solo marginale e quasi irrilevante in termini di performance. Ma qui, a differenza che sull’altra, si può viaggiare col vento che accarezza i capelli.

5. Esclusività

Da tempo la casa del “tridente” non faceva un’auto del genere, allineata all’architettura dei prototipi da gara. Questo fa la differenza, perché la rende più rara di altre proposte offerte dai competitor, anche in ragione dei volumi produttivi, non certo paragonabili, giusto per fare un esempio, a quelli della Porsche 911. Magari non sarà rarissima come altre supercar di fascia altissima proposte da Ferrari, ma sarà più facile incontrare in giro una “rossa” a motore posteriore centrale piuttosto che questa.

Maserati MC20 Cielo: emozioni alle stelle

Maserati MC20 Cielo

La Maserati MC20 Cielo è un’auto sportiva da sogno, che convince su tutti i fronti, a partire da quello estetico. Il fatto che gli attestati d’amore nei suoi confronti fiocchino a ritmo continuo sta a dimostrarlo. Uno degli elementi di spicco del modello è l’attento studio aerodinamico, da cui discende il look pulito e innovativo della carrozzeria.

L’approccio al trattamento dei flussi è stato scientifico, ma nella definizione stilistica l’uomo ha avuto un ruolo di primo piano. Ne deriva un design inconfondibile, dove l’efficienza si sposa alla bellezza. Gli uomini del centro stile interno, guidato da Klaus Busse, hanno svolto al meglio il loro lavoro, lavorando in perfetta sinergia con gli ingegneri. Il risultato degli sforzi congiunti è una creatura incantevole, che rapisce emotivamente e stupisce per la sua efficienza.

L’eccellenza formale della carrozzeria esprime con grande purezza i bisogni funzionali. Non mancano dei tocchi da maestro. Le portiere Butterfly sono uno degli elementi più scenografici del modello: gradevoli alla vista, risultano anche pratiche per agevolare l’accesso a bordo, anche se nei parcheggi a spina di pesce bisogna avere un po’ di spazio ai lati. La coupé è forse più fluida nei lineamenti, ma questa spider non scherza.

Spinta energica

Cuore pulsante della Maserati MC20 Cielo è il motore Nettuno V6 biturbo da 3 litri di cilindrata. Questo propulsore, disposto in posizione posteriore centrale, mette sul piatto la bellezza di 630 cavalli di potenza massima, a 7500 giri al minuto, con 730 Nm di coppia, fra 3000 e 5500 giri al minuto, su un peso di circa 1540 chilogrammi. L’energia viene scaricata al suolo, sulle ruote posteriori, con il supporto di una trasmissione a doppia frizione a otto rapporti.

Di altissimo livello le prestazioni. Volete alcune cifre? Eccovi serviti: accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 3 secondi, da 0 a 200 km/h in 9.2 secondi, velocità massima nell’ordine dei 320 km/h, contro i 325 km/h della sorella chiusa. Credo che basti.

Emozioni di alto rango

Maserati MC20 Cielo

L’ampio uso di materiali compositi ha prodotto dei riflessi positivi sul piano della resistenza e della leggerezza, con benefici anche sul fronte dell’handling, in grado di soddisfare i palati più raffinati.

La Maserati MC20 Cielo declina in versione spider l’omonima coupé, offrendo la possibilità di viverla a più ampio raggio. Anche se il peso è cresciuto di circa 65 chilogrammi rispetto all’altra, non fa rimpiangere le sue dinamiche, grazie alla capacità di regalare un piacere di guida ancora più immersivo. Il tettuccio in vetro retrattile elettrocromatico allaga la gamma operativa, consentendo modalità di fruizione particolarmente coinvolgenti.

Per trasformare la vettura da chiusa ad aperta bastano 12 secondi. Gli occupanti, inoltre, possono (con un input elettrico) trasformare il vetro del tetto da trasparente a completamente opaco, in un istante. Anche qui il quadro sensoriale viene premiato.

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