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Caro carburanti: proposta per prezzo massimo e proroga al taglio delle accise

Il Governo Nazionale sta ragionando su una ulteriore proroga del taglio delle accise sui carburanti: si propone anche un “price cap”

Taglio accise benzina

Sembrano esserci buone notizie in merito all’ormai cronico caro carburanti. Il Governo Nazionale pare stia ragionando su una ulteriore proroga del taglio delle accise sui carburanti, puntando ad un Decreto Legge ad hoc sulla questione. La volontà sarebbe quella di alleggerire ulteriormente la tassazione statale su benzina, diesel e GPL in accordo con un taglio da praticare anche per i costi legati alle bollette dell’energia elettrica e del gas. Ad oggi il termine ultime in merito al taglio delle accise praticato finora è fissato al prossimo 8 luglio; si comprende quindi che in termini di tempistiche ci troviamo all’interno di un range piuttosto ristretto.

Ad accennare sull’avvio dei lavori sul prolungamento del taglio alle accise è intervenuta la sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra, che parlando con Avvenire ha ammesso che il Governo Nazionale sta già “lavorando a un nuovo intervento”.

Va però detto che oggi il caro carburanti pare abbia assunto una configurazione simile a un evento al di fuori di ogni controllo. Una condizione che potrebbe essere definitivamente (si spera) rivista dal Governo, che punterebbe ad un tetto massimo di prezzi praticabili alla pompa sia per ciò che riguarda la benzina che per ciò che riguarda diesel e anche GPL; ciò in accordo proprio col prolungamento del taglio alle accise.

La proposta di un prezzo massimo contro il caro carburanti

C’è una proposta che potrebbe rivelarsi parecchio interessante per porre un freno all’attuale cronico fenomeno del caro carburanti. La proposta presentata da alcuni deputati del Partito Democratico pensa infatti di introdurre un vero e proprio prezzo massimo da applicare alla pompa, perlomeno per un periodo iniziale di due mesi.

taglio accise benzina

Il Gruppo Misto propone invece di incrementare l’arco temporale di insistenza del taglio alle accise su benzina e diesel, portando il limite ad ulteriori due mesi: ovvero fino all’8 settembre prossimo. Lo Stato si farebbe carico della misura mediante un piccolo “tesoretto” da 5 miliardi di euro proveniente dai ricavi degli extraprofitti.

Nel frattempo sia benzina che diesel hanno superato abbondantemente la soglia psicologica dei 2 euro per ogni litro di carburante erogato. L’Osservatorio del Ministero dello Sviluppo Economico dice che oggi, in modalità self, il prezzo per un litro di benzina è nell’ordine dei 2,069 euro al litro (in media) ovvero 2,006 euro al litro nel caso del diesel (sempre considerando un valore medio). Se passiamo al servito, la benzina si paga in media 2,195 euro al litro ovvero 2,139 euro al litro per il diesel (sempre in media). Intanto il petrolio si attesta, nel caso del Brent (riferimento per l’Europa), a circa 120 dollari al barile.

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