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Le 5 Ferrari più esaltanti del decennio 2010-2020

Le auto di Maranello fanno sempre sognare, ma alcune ci riescono con maggiore presa.

Ferrari LaFerrari

Ferrari è un nome che spinge a mille le pulsazioni cardiache, per le emozioni che regala al cuore degli appassionati (e non solo). Le auto da corsa e stradali del “cavallino rampante” sono le più amate, le più ammirate, le più desiderate. Impossibile non esaltarsi al loro cospetto.

In questo articolo ho raccolto per voi le “rosse” del decennio scorso che hanno guadagnato un posto di primo piano nell’apparato emotivo della gente. Nell’elenco manca la 458 Speciale, che meriterebbe in pieno la sua presenza, ma essendo un’evoluzione sportiva della 458 Italia del 2009, sono stato costretto ad escluderla, perché ascrivibile a un prodotto della decade precedente.

Ferrari F12 berlinetta (2012)

Erede della 599 GTB Fiorano, esprime un livello di bellezza ed eleganza ancora superiori, in un quadro dove la sportività viene ulteriormente valorizzata. Questa vettura, prodotta dal 2012 al 2017, si è fissata nel cuore degli appassionati, con le note del suo fascino. La Ferrari F12 berlinetta si concede allo sguardo con linee molto riuscite. I volumi della sua carrozzeria sono plasmati con grazia, regalando grande armonia alla tela generale. Non è un caso che nel 2014 abbia vinto il Compasso d’Oro.

Fedele al credo iniziale di Enzo Ferrari, che voleva i buoi davanti al carro, sposa anche la sua architettura preferita: quella a dodici cilindri. La più classica della casa di Maranello. In questo caso trova espressione in un cuore da 6262 centimetri cubi di cilindrata, che eroga una potenza massima di 740 cavalli a 8250 giri al minuto. Numeri che, ai suoi tempi, la ponevano al vertice della produzione stradale del marchio.

Grandi doti dinamiche

Di altissimo pregio i dati prestazionali, con cifre ancora oggi in grado di stupire. Eccole: accelerazione da 0 a 100 km/h 3.1 secondi, da 0 a 200 km/h in 8.5 secondi, velocità massima superiore ai 340 km/h. Sulla Ferrari F12 berlinetta il carattere di una sportiva di razza si coniuga a un confort e a una versatilità sconosciuti ad altre granturismo. Alla bontà del suo comportamento dinamico concorrono l’ottimo bilanciamento dei pesi, il raffinato assetto, la qualità dello studio aerodinamico e il baricentro basso. Tutti alleati del motore nella missione prestazionale.

La precisione dello sterzo concorre al piacere di guida, che questa “rossa” regala in quantità copiosa. Ancora più esaltante è la F12 tdf, sua interpretazione estrema, che tocca vette ancora più alte, non solo per i 780 cavalli di potenza. Dopo la F12 berlinetta, la casa di Maranello ha lanciato la 812 Superfast, il cui debutto risale al 2017. Qui le prestazioni sono ancora migliori e il sound ancora più inebriante, ma come estetica si è fatto un passo indietro.

Ferrari LaFerrari (2013)

Un’auto da sogno, che offre il massimo della passione, della tecnologia e dell’esclusività. Discendente della stirpe aperta dalla GTO del 1984, prosegue la scia delle varie F40, F50 ed Enzo. Anch’essa in tiratura limitata, si erge a vetrina dell’eccellenza della casa di Maranello, con riferimento al suo periodo storico. Più veloce, molto più veloce delle progenitrici, la Ferrari LaFerrari è anche più armonica negli aspetti dinamici, segnando nuovi riferimenti per la specie. Il travaso di tecnologia dal mondo delle corse è molto evidente.

A differenza delle hypercar che l’hanno preceduta, fa uso di un sistema propulsivo ibrido, sul quale torneremo. L’estetica è piena di fascino, per la felice miscela di aggressività e pulizia formale. Sembra un’astronave, ma evoca anche il ricordo delle Sport degli anni sessanta e settanta, pur senza alcun riferimento specifico. Il merito delle forme è ascrivibile all’estro creativo di Flavio Manzoni, capo del Centro Stile Interno della casa di Maranello. L’unica nota infelice è il nome, ma Montezemolo volle il suo strano appellativo per comunicare la collocazione del modello nell’Olimpo automobilistico.

Potenza e prestazioni al top

Questa vettura straordinaria, dal look avveniristico, porta in dote il migliore know-how del suo tempo. Qui c’è il Kers, ossia il sistema di recupero e riutilizzo dell’energia dinamica, che aggiunge 163 cavalli agli 800 messi sul piatto dal motore V12 di 6262 centimetri cubi di cilindrata. In totale si arriva a quota 963 cavalli. Tutto questo in un quadro di grande leggerezza, reso possibile dall’ampio uso di materiali compositi, che spaziano dal telaio alla carrozzeria.

Il profilo prestazionale se ne giova, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, da 0 a 200 km/h in meno di 7 secondi, da 0 a 300 km/h in 15 secondi. La velocità massima si spinge oltre quota 350 km/h. Credo non ci sia altro da aggiungere, se non la straordinaria efficienza aerodinamica, ottenuta senza appendici antiestetiche. Di questa “rossa” nel 2016 è stata ricavata la versione Aperta, ancora più affascinante.

Ferrari 488 GTB (2015)

Lanciata nel 2015 per prendere il posto della 458 Italia, questa vettura ne ha enfatizzato ulteriormente gli aspetti prestazionali, già al vertice col precedente modello. Meno elegante ma più aggressiva nel look, migliora il quadro stilistico della progenitrice nel frontale e nello specchio di coda, ma lo peggiora nella vista laterale.

Qui le esigenze funzionali hanno portato all’innesto di una vistosa presa d’aria a cavallo della portiera, sporcando leggermente la fluidità formale, ma il risultato, anche su questo fronte, resta al vertice. La sezione posteriore è da antologia. Nel nome del modello è rappresentata la cilindrata unitaria del motore V8 biturbo, da 3.9 litri, che sviluppa una potenza massima di 670 cavalli a 8000 giri al minuto. Questo cuore spinge con forza incredibile e non accusa i ritardi nell’erogazione tipici delle unità sovralimentate. La coppia massima è di 760 Nm a 3000 giri al minuto.

Un’auto hi-tech e fruibile

Al servizio della Ferrari 488 GTB ci sono tante soluzioni evolute, come il controllo elettronico dell’angolo di assetto, il controllo di trazione F1-trac, l’E-diff e gli ammortizzatori a controllo elettronico. Il quadro prestazionale è al top. Alcune cifre bastano a dare un’idea: accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.0 secondi, da 0 a 200 km/h in 8.3 secondi, velocità massima di 330 km/h. Il tempo sul giro, a Fiorano, è di 1’23″00, circa mezzo secondo meno della 458 Speciale.

Ad accompagnare le performance ci pensano delle musicalità meccaniche di grande fascino, ma il confronto con le note piene e vigorose dell’antesignana è insostenibile, come lo è per la successiva F8 Tributo. La storia cambia con la nuovissima 296 GTB, ma qui l’architettura del sistema propulsivo è completamente diversa. Grande l’ammirazione degli appassionati per la 488 GTB, entrata nel loro cuore con le note del suo fascino. Da questa vettura, nel 2016, è stata derivata una versione Spider, leggermente più lenta. Più mirate all’impiego fra i cordoli le affascinanti 488 Pista e 488 Pista Spider del 2018.

Ferrari Monza SP1 ed SP2 (2018)

Due supercar da sogno, che appartengono alla Serie Icona, fatta di modelli in tiratura limitata, nati per celebrare la storia migliore della casa di Maranello. Le Ferrari Monza SP1 ed SP2 declinano lo stesso concetto in due varianti: monoposto e biposto. Queste roadster del 2018 si concedono alla vista con linee straordinariamente belle, degne della migliore tradizione Pininfarina, anche se frutto del centro stile interno del “cavallino rampante”, guidato da Flavio Manzoni.

Fonte di ispirazione sono state le barchette degli anni ’50, in particolare la 750 Monza e la 860 Monza. La connessione estetica si coglie, ma in uno quadro improntato all’originalità, che guarda al futuro, con lodevole slancio creativo. Impossibile non innamorarsi delle linee di queste fuoriserie, che conquistano gli occhi, sin dal primo sguardo. Prodotte in tiratura limitata, le Ferrari Monza SP1 ed SP2 sono due autentiche sculture a quattro ruote, destinate a una ristretta cerchia di fedelissimi del marchio. A loro il piacere di gustarne la magia.

Bellezza ed emozioni stellari

Se l’aspetto è al top, il motore non è certo da meno. La spinta giunge infatti da un V12 aspirato da 6.5 litri di cilindrata, che eroga 810 cavalli di potenza massima, a 8.500 giri al minuto. In compagnia di sonorità da mille e una notte, toccano i 100 km/h con partenza da fermo in 2.9 secondi, mentre in 7.9 secondi raggiungono i 200 km/h. La punta velocistica si spinge oltre quota 300 km/h. I numeri, per quanto eccezionali, raccontano solo in parte il quadro emotivo di tali gioielli, capaci di elargire sensazioni meravigliose, destinate a fissarsi per sempre nel cuore.

Queste preziose fuoriserie in edizione speciale esprimono in chiave moderna il concetto di “barchetta”, con un look ispirato alle leggendarie Ferrari Sport. Anche lo spirito è degno di quella tradizione romantica, che si è fissata per sempre nel cuore degli appassionati. Con le Monza SP1 ed SP2 gli uomini di Maranello hanno tirato fuori dal cappello due capolavori.

Ferrari SF90 Stradale (2019)

Qui parliamo di un modello dei nostri giorni, che fa parte del listino attuale della casa di Maranello. La Ferrari SF90 Stradale è la vettura al vertice della gamma commerciale del marchio emiliano, fatta eccezione per le serie limitate, che però non riescono ad eguagliare la sua potenza. Si tratta di una supercar ibrida, presentata nel 2019. Il suo stile è molto gradevole, ma l’area del lunotto poteva essere trattata meglio. Con un approccio diverso in quella sezione, il risultato sarebbe stato impeccabile.

L’interpretazione eseguita sulla variante Spider (2020) colma in buona parte questa lacuna, rendendo l’auto quasi impeccabile da ogni prospettiva d’osservazione. Sul piano delle performance, però, il primato va alla versione coupé, anche se con un vantaggio minimo. Il nome, che richiama quello di una monoposto di Formula 1, mette subito in chiaro le ambizioni del modello, che in effetti ha scritto nuovi riferimenti dinamici. Impeccabile il suo equilibrio, straordinaria la sua potenza.

Soluzioni al vertice

Questa creatura gode della spinta di un motore V8 biturbo da 4 litri di cilindrata, che eroga 780 cavalli a 7500 giri al minuto. A tale base energetica di natura endotermica si sommano i 220 cavalli messi sul piatto dai tre motori elettrici, due dei quali posti all’avantreno, che regalano la trazione integrale. In totale, quindi, la Ferrari SF90 Stradale (come la sua variante Spider), sia nell’allestimento base che con l’Assetto Fiorano, vanta la bellezza di 1000 cavalli all’attivo. Questa scuderia rampante viene scaricata a terra con l’ausilio di un cambio F1 doppia frizione a otto rapporti.

Le performance sono spettacolari: accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.5 secondi (ma alcuni tester hanno fatto molto meglio), da 0 a 200 in 6.5 secondi, velocità massima di 340 km/h. Sulla pista di Fiorano, la “rossa” in esame gira in 1’19″00, facendo meglio di sette decimi rispetto alla Ferrari LaFerrari. A rallentare le danze di questo gioiello tecnologico ci pensano dei freni carboceramici, che producono spazi d’arresto molto contenuti e un’alta resistenza al fading.

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