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Lancia HF, torna la sigla? Napolitano si sbilancia

Ci sarà spazio anche per la Lancia HF nel futuro portafoglio prodotti della Casa torinese? Il CEO Luca Napolitano si sbilancia.

Lancia HF

Lancia potrebbe rispolverare l’iconica sigla HF. Non un’ipotesi campata per aria, una semplice boutade dei media. A dichiararlo è, infatti, il numero uno della Casa automobilistica piemontese, Luca Napolitano. Il Chief Executive Officer ha aperto alla possibilità in un recente intervento. Per l’esattezza, l’alto dirigente ha dichiarato che se gli è consentito di sognare allora spera di rivedere un giorno la gloriosa “griffe” su una delle future auto che il brand premium del gruppo italo francese Stellantis immetterà in commercio.

Lancia HF: il sogno di Napolitano

Luca Napolitano

Al momento si tratta, dunque, principalmente di un auspicio che di una certezza. Tuttavia, sono parole importanti perché chi le pronuncia è la voce più autorevole al giorno d’oggi del Costruttore. Delle considerazioni destinate ad alimentare i sogni dei numerosi sostenitori di Lancia, i quali auspicano da una vita di darle il bentornato.

Ma andiamo con ordine. Replicando ad alcuni giornalisti che avevano chiesto se tre sole auto bastino per il portafoglio prodotti di Lancia, Napolitano ha disegnato un perimetro dell’azione. A suo avviso, se le cose andranno per il verso giusto potranno aggiungere ulteriori attività. Avranno modo di aggiungere variazioni di prodotto, serie speciali. Volendo sognare – ha aggiunto – sarebbe bello avere una Lancia HF. Il paragone è quello di AMG con Mercedes, di Quadrifoglio con Alfa Romeo, di John Cooper Works con Mini, e via discorrendo. Pertanto, un qualcosa di simile potrebbe figurare nelle prospettive future dell’impresa piemontese. Del resto, in Stellantis c’è già la tecnologia per realizzare una nuova HF.

Dunque, qualora il riscontro commerciale fosse positivo, allora ci sarebbero sicuramente i margini per trasformare questo sogno in realtà. Il progetto sarebbe realizzabile in maniera abbastanza semplice. Normalmente – ha affermato Luca Napolitano – non commenta speculazioni e suggestioni, in quanto la sua regola è di comunicare esclusivamente manovre approvate, mentre qui si ragiona nel campo delle possibilità. Lasciarsi condurre dalla fantasia non costa nulla e poi lo stesso Napoletano ha confermato che non esclude l’eventuale approdo di one-off. Ciò, a una condizione: la coerenza col progetto di rilancio. Fatte le dovute proporzioni, pensano a trarre ispirazione dalla Mercedes.

One-off (o few-off) sì, purché non restomod

La fabbricazione di one-off, o in senso più lato di few-off, garba. Insomma, non di esemplari unici ma a tiratura comunque molto limitata. Ebbene, a tal proposito il CEO ha parlato di restomod. Ricordiamo che il termine anglosassone è utilizzato per definire il moderno restauro di vetture del passato. Se eseguita con cura e attenzione nei particolari, l’operazione dà vita a esemplari dal fascino magnetico. Sebbene le giudichi interessanti, Napolitano dubita siano conformi all’identità del brand. Se l’intenzione è di proporre una one-off con un motore a combustione non pensa essa sia contemplabile alla luce del piano generale.

Lancia mira a completare la transizione full-electric dal 2026. Una reinterpretazione di modelli come la Kimera 037, spinte dal motore tradizionale, sarà pure divertente ma non risponde all’idea del resto della gamma. Tale tipologia di proposte le ritiene pure dei strumenti di marketing e di comunicazione. Se intende illustrare l’evoluzione del marchio Lancia nel prossimo decennio, allora l’ad è dell’avviso che sia necessario farlo con gli strumenti corretti.

High Fidelity

Lancia Stratos HF Stradale 1974

La sigla HF, abbinata a un elefantino rosso al galoppo, è l’acronimo di High Fidelity, cioè alta fedeltà, che l’accompagna fin dalla fondazione del Club Lancia Hi.Fi., nel 1960, e del quale hanno l’opportunità di far parte solo i clienti più fedeli del marchio. Il sodalizio esclusivo, tuttora attivo, è aperto a chi abbia acquistato almeno 5 vetture nuove di fabbrica del Costruttore o si sia distinto come cliente particolarmente fedele al brand. Le iniziali hanno trovato ricorso pure su alcuni veicoli sportivi, vedi la Coupé Flaminia Pininfarina del ’61, rivolta alla clientela sportiva per le gare di Gran Turismo. In seguito, fu adottata sulla Flaminia Sport Zagato e su una interpretazione della Coupé Flavia. Nel 1963 vide la luce l’HF Squadre Corse. Dapprima costituita da gentleman drivers, due anni più avanti divenne la squadra ufficiale della Casa.

A suon di successi, la leggendaria Fulvia Coupé HF del ’66, ricordata per gli innumerevoli trionfi nei rally, portò tanto pubblicità alla sigla HF. Ormai il pubblico la considerava sinonimo stesso di vittorie, perciò divenne il logo ufficiale, poi passato sulla formidabile Stratos HF per il quadriennio 1974-1978. Dopodiché il simbolo finì accostato nel 1983 alla Delta Turbo e, quindi, alla Delta 4WD e Integrale, nonché alla Delta HF integrale Evoluzione, contraddistinta da un elefantino rosso sovrapposto.

Le origini e il significato dell’elefantino

A proposito, perché si scelse proprio questo animale? Una risposta ufficiale non esiste, tuttavia circolano diverse voci in proposito. Secondo la leggenda fu introdotto come portafortuna dall’ingegnere Gianni Lancia nel 1953, ossia dalle prime competizioni a cui partecipò la compagnia. L’emblema dell’Elefantino al galoppo pare derivasse dalla tradizione orientale, forse indiana. Un’icona benaugurante, che significa vittoria, a patto di raffigurare il mammifero con la proboscide protesa in avanti. Proprio come l’lefantino, inizialmente dalla tonalità celeste e poi rossa, stabilita dall’ing. Lancia.

Sfoggio di personalità

Tramite la fusione delle due icone la Lancia andava oltre al semplice desiderio di ridare lustro alla tradizione. Il proposito era di rimarcare la personalità dei suoi gioielli ad alte performance, tra cui la Delta HF Integrale, senza discostarsi dai valori originari. Per celebrare la fortunata epopea, fu presentata la Delta HF integrale Martini 5 al salone di Francoforte, nel settembre 1991, in appena 400 esemplari, ravvivata dalle strisce Martini. Sulla stessa meccanica e livrea della 5 nacque la Martini 6, riconoscibile soltanto grazie a qualche dettaglio.

Lancia HF: le serie speciali

In aggiunta alla Martiri uscirono dalla catena di montaggio varie serie speciali. In 15 esemplari, per i soci dell’associazione Club Italia, sono state fabbricate altrettante Delta HF integrale Club Italia, con caratteristiche estetiche fedeli all’originale. Seguirono la 500 Delta Verde York, la integrale Giallo Ginestra, la Giallo Ferrari, la 215 Blu Lagos, la 365 Bianco Perla, la Club Hi-Fi. e la Club Lancia, la 177 Dealer Collection e la Final Edition. Che il romanzo preveda altri capitoli da scrivere? Napolitano sembra avere le idee chiare in proposito, ma prima di rompere gli indugi il mercato dovrà rispondere positivamente alle vetture standard in uscita nei prossimi anni.

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