in ,

Ferrari 275 GTS: un cavallino milionario all’asta a Monte Carlo

Gli appassionati più ricchi cominciano a coccolare l’idea di fare qualche rilancio a sette cifre.

Ferrari 275 GTS
Foto Bonhams

Il 13 maggio prossimo, nel corso dell’evento “Les Grandes Marques à Monaco”, Bonhams metterà all’asta una splendida Ferrari 275 GTS del 1965. L’esemplare ha la carrozzeria in tinta blu e gli interni in pelle chiara. Il telaio riporta il numero 6999. A rendere più speciale la vettura proposta a Monte Carlo ci pensa il fatto che è appartenuta al pilota francese Jean-Pierre Beltoise. Un valore aggiunto è, senz’altro, la presenza della certificazione Ferrari Classiche. Ottimo il suo stato di forma.

Al momento non si hanno molte notizie su questo esemplare, ma gli specialisti hanno già divulgato i valori di stima, che ballano in un range da 1.2 a 1.6 milioni di euro. Il prezzo di aggiudicazione potrebbe porsi a un livello ancora più alto: tutto dipenderà dalla contesa fra i potenziali acquirenti.

In cambio della spesa, l’autore dell’offerta vincente porterà a casa un’auto sportiva di grande importanza storica, che declina in chiave scoperta la gloriosa Ferrari 275 GTB, di cui condivide la meccanica. Il disegno della carrozzeria è completamente diverso, anche se firmato sempre da Pininfarina. A segnare lo stacco non ci pensa soltanto l’assenza dei fari carenanti: le alchimie stilistiche complessive, qui, assumono una nuova configurazione, rendendo i due modelli sostanzialmente diversi.

Un’auto per sognare a cielo aperto

L’allestimento delle Ferrari 275 GTS avveniva presso il sito produttivo Pininfarina di Torino. Questa vettura prese forma in 200 unità. Un esemplare della specie finì, tra l’altro, nel garage del Principe del Marocco Abdallah Moulay, fratello del Re Hassan II. La presentazione del modello avvenne al Salone di Parigi del 1964, in contemporanea con la versione berlinetta. Il ciclo produttivo andò avanti per soli 18 mesi. Questo spiega in parte il basso numero di pezzi costruiti.

Oggi la Ferrari 275 GTS è molto ricercata dai collezionisti. Anche negli anni in cui era in listino, tuttavia, suscitò un certo interesse, perché offriva uno strumento di piacere agli amanti della guida en plein air, con una declinazione aperta della ben più affascinante GTB. Il motore è “annegato” nella parte anteriore del telaio in traliccio di tubi di acciaio, in posizione leggermente arretrata.

Si tratta di un’unità propulsiva da 3.3 litri, con angolo di 60 gradi fra le bancate, in grado di sviluppare una potenza massima di 260 cavalli a 7000 giri al minuto: una cifra più bassa di 20 cavalli rispetto alla versione coupé dello stesso modello. L’alimentazione è affidata a 3 carburatori Weber 40 DFI, che irrorano questo cuore di energia vitale. Il peso a vuoto di 1120 chilogrammi rende meno gravoso il compito ad esso assegnato.

Notevole la tempra prestazionale, con performance dinamiche votate all’eccellenza sia sul piano dell’accelerazione che su quello della velocità massima, qui nell’ordine dei 242 km/h. Una cifra che per una vettura scoperta di quegli anni era certamente di spessore.

Emozionante…ma non quanto la GTB

Ferrari 275 GTS
L’esemplare messo all’asta (Foto Bonhams)

La Ferrari 275 GTS è una vettura a 2 posti secchi, con carrozzeria in alluminio e sospensioni a ruote indipendenti con quadrilateri trasversali e molle elicoidali, sia all’anteriore che al posteriore. L’energia viene scaricata a terra con l’ausilio di un cambio manuale 5 rapporti più retromarcia. A contrastare il vigore prestazione del modello provvedono dei freni a disco che svolgono con decoro la loro missione, a condizione di non sollecitarli troppo. Avrebbero funzionato meglio con un diametro maggiore.

Su questa vettura l’erogazione della potenza è meno vigorosa che sulla GTB, perché i tecnici hanno voluto privilegiare l’elasticità e la fluidità di marcia, due temi che si sposano meglio con l’essenza di un’auto scoperta da Dolce Vita. I cerchi in lega della berlinetta qui lasciano spazio a dei più classici modelli a raggi, meglio intonati alle architetture stilistiche complessive del modello.

Le forme della Ferrari 275 GTS sono muscolose e sportive, ma al tempo stesso molto eleganti. Del resto il modello porta la firma di Pininfarina, una sorta di Michelangelo dell’automobilismo. In ogni dettaglio si coglie una ricerca estetica di grande raffinatezza. Questa vettura, nonostante l’indole sportiva, riesce a garantire un comfort degno delle aspettative. Niente che vada ad inficiare il suo DNA.

Ferrari 275 GTS: belle scariche di adrenalina

Il conducente e il passeggero possono giovarsi di una spinta molto vigorosa e di un profilo prestazionale di riferimento in relazione alla specifica categoria.

Il tutto con gradevoli sonorità meccaniche a fare da sfondo: cose che su una vettura del genere fanno la differenza, perché riescono ad inebriare il cuore trasmettendogli delle pulsazioni di piacere. Queste esaltano ulteriormente la qualità dell’esperienza e collocano l’auto in una sfera emotiva ancora più alta e gradevole. Acquistata da molte persone di successo, la Ferrari 275 GTS ha avuto una clientela che ha concorso ulteriormente a valorizzarne l’immagine.

Anche se il suo fascino non raggiunge le vette stellari della 275 GTB, questo modello è riuscito a ritagliarsi comunque uno spazio luminoso nella storia della casa del “cavallino rampante” e nel cuore dei suoi appassionati cultori. Nell’abitacolo spicca il classico volante in legno, che oggi fa tanto vintage.

L’auto di cui ci stiamo occupando sposa lo schema Transaxle, con il cambio 5 marce a posto sopra l’asse posteriore, in blocco col differenziale. Fra i suoi punti di forza la maneggevolezza, che rende gradevoli le sue dinamiche. Purtroppo i freni, come dicevamo, non sempre sono all’altezza, essendo sottodimensionati rispetto alle masse in gioco. Questo porta a dei fenomeni di surriscaldamento che riducono il mordente, pregiudicando in parte il piacere dell’esperienza, nei casi in cui le si tira il collo.

Il quadro sensoriale è comunque al top, preservando la sua eccellenza, grazie alle doti del motore e del telaio. La chiave del piacere è soprattutto l’unità propulsiva V12, che rapisce con le note del suo fascino e con lo splendore del suo crescendo rossiniano. Buoni i livelli di manovrabilità del cambio, di taglio sportivo, come è giusto che sia su un gioiello del genere. Fra qualche settimana, un fortunato acquirente potrà portare a casa la Ferrari 275 GTS messa all’asta a Monte Carlo da Bonhams. Beato lui!

Fonte | Bonhams

Lascia un commento