Il 2021 è stato un anno travagliato e turbolento, sotto molteplici punti di vista. In generale, l’industria dei motori ha pagato dazio della delicata situazione economica, incapace di performare, per ovvie ragioni, come il periodo antecedente al Covid. Tuttavia, qualcosa si è salvato, nello specifico Stellantis, la nuova potenza dell’industria, frutto della fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot.
Stellantis, Peugeot Invest soddisfatta dei risultati ottenuti nel 2021: nonostante la crisi che ha attanagliato il mercato, la nuova realtà ha reso secondo le aspettative
Il presidente, Robert Peugeot, e il direttore generale, Bertrand Finet, della holding, tramite cui la famiglia Peugeot controlla la partecipazione detenuta nel conglomerato, esprimono soddisfazione per gli importanti traguardi raggiunti. Lo scorso anno si è rivelato un punto di svolta per la storia di Peugeot con la costituzione di Stellantis, i cui traguardi tagliati avvalorano i presupposti che avevano indotto a ritenere possibile l’operazione, nonché la grande capacità di esecuzione del corpo dirigente.
Peugeot Invest ha archiviato il 2021 con un utile netto di 455 milioni di euro, vale a dire 134 milioni in più rispetto a dodici mesi prima. Gli ottimi numeri sono dipesi dalla ritrovata capacità di alcune partecipate di distribuire dividendi (140 milioni nel 2021 contro 23 milioni nel 2020), dalla distribuzione da parte del colosso automotive delle azioni Faurecia per 173 milioni di euro e dalla rivalutazione dell’investimento per 326 milioni di euro (203 milioni nel 2020).
Il Net Asset Value (Nav) per azione ammonta a 235 euro, contro i 179,6 euro al termine del 2020. Il Gross Asset Value (Gav) al 31 dicembre 2021 è pari a 7,055 miliardi di euro, il picco storico per la società, in crescita da 5,587 miliardi in confronto al 31 dicembre 2020. Nel corso dell’assemblea degli azionisti, fissata per il prossimo 12 maggio, sarà proposta la distribuzione di un dividendo di 2,65 euro per azione, in rialzo del 13 per cento sul precedente esercizio. Alla luce dei numeri registrati, la parte transalpina del conglomerato è compiaciuta, nella speranza di conseguire risultati sempre migliori nei prossimi anni.