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L’allarme: l’auto elettrica un lusso che pochi potranno permettersi

Mentre tutti vanno nella direzione della completa elettrificazione delle auto, governi e costruttori, iniziano ad arrivare dubbi sulla bontà della transizione

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Anche Stellantis si è adeguato alla transizione elettrica voluta fortemente dalle istituzioni di mezzo mondo. La mobilità su gomma deve essere eco sostenibile. Bisogna guardare all’inquinamento. Le emissioni inquinanti sono il nemico da combattere, a costo di rivoluzionare per intero il mondo della mobilità. Infatti la transizione elettrica è argomento che per esempio è stata oggetto anche della presentazione del piano industriale di Stellantis e del CEO Carlos Tavares. Tutti i costruttori di auto ormai hanno chiaro i loro progetti futuri. E vanno nelle completa elettrificazione della gamma. Ma molti sostengono che questo significherà dividere la popolazione tra chi potrà permettersi le auto elettriche di ultima generazione e chi no.

Le auto elettriche costano sempre molto caro e pochi potranno comperarle

Già quando si parlava di limitazione alla circolazione dei veicoli più obsoleti e inquinanti, o quando si parlava di incentivi per far cambiare auto a chi ne aveva di vecchie, l’argomento centrale erano i costi. Incentivi o meno, esiste una fascia di popolazione che non può permettersi di  cambiare auto. Una fetta di popolazione che ha altre esigenze rispetto a quelle che portano a un nuovo veicolo. Soprattutto se ad elevato costo agevolazioni e incentivi compresi. Lo si legge a chiare lettere sul sito “automoto.it”, dove si parla proprio di redditi e di possibilità di acquistare le ancora oggi troppo costose auto elettriche.

C’è la speranza che quando la produzione andrà a regime, di questo nuovo genere di auto, i costi si abbatteranno. Ma per il momento il prezzo di listino di queste auto è ancora troppo elevato. E anche la speranza è piuttosto flebile dal momento che pure il CEO di Stellantis Carlos Tavares ha dichiarato a più riprese che anche in futuro la produzione di auto elettriche presenterà un costo piuttosto elevato. Tavares ha parlato dal punto di vista del costo di produzione e non dal punto di vista del prezzo di listino. Fatto sta che le due cose sono collegate. Più costa produrre una auto e più costa di listino, questo  è evidente.

Chi può comprare un veicolo elettrico in Italia

Probabilmente gli incentivi, così tanto richiesti dai costruttori e che il governo ha dato, assecondando le richieste, forse non basteranno. Infatti come si legge sul già citato sito, si rischia seriamente di rendere questi veicoli irraggiungibili ai più. A maggior ragione adesso, dopo due anni di grave crisi economica per la pandemia, il reddito degli italiani è calato. Già nel 2018, prima della pandemia, il reddito pro capite medio (ma c’è chi è nettamente al di sotto), era di 2.600 euro al mese. Non certo una cifra adeguata per sostenere la spesa di comperare una auto elettrica che ancora oggi supera in media i 30.000 euro.

Senza considerare poi che in Italia le infrastrutture dedicate a questo genere di veicoli sono piuttosto indietro. Mancano i punti di ricarica pubblici. E quindi gli utenti devono riversarsi sulle ricariche casalinghe. Montando i punti di ricarica come prassi vuole, con altre spese. Anche in questo caso agevolate dal punto di vista fiscale, ma sono pur sempre soldi in più da cacciare. E le famiglie non possono permetterselo.
Problema del problema, anche l’elevato costo dell’energia elettrica, che inizia ad essere piuttosto rilevante. Figuriamoci per chi deve montare il punto di ricarica in un box auto o in garage, con un contatore ed un contratto di fornitura che non gode nemmeno delle agevolazioni per uso residenziale.

Le auto elettriche rischiano di diventare un problema annoso e non una soluzione. Sempre che nel frattempo non intervengano novità in materia che permettano di cambiare registro, di correggere il tiro e di rendere le auto elettrificate meno costose di oggi. Una cosa ancora lontana dal realizzarsi.

 

 

 

 

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