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Pirati della strada, episodi a catena: come proteggersi

Serie di episodi di pirati della strada in questi giorni: come tutelarsi contro questo fenomeno italiano. C’è il Fondo vittime

pirati della strada

La legge sull’omicidio stradale del 2016, introdotta dal Governo Renzi, è un flop: lo dicono diverse statistiche sui pirati della strada, che causano incidenti e scappano. Lo dicono anche i sinistri a catena delle scorse ore. Il disegno legge è nato con un obiettivo: eliminare la pirateria da alcol e droga, con il guidatore in stato alterato che fugge dopo l’impatto. Ma via via la norma si è annacquata, sino alla versione approvata in Parlamento: pene molto più lievi rispetto al disegno legge, che prevedeva sanzioni da omicidio doloso, con volontà di uccidere. L’omicidio stradale è colposo, per imperizia, con pene enormemente più leggere di quanto dicesse il disegno legge. Così, non c’è effetto deterrente.

Inoltre, le pene sono al ribasso. Servirebbero sanzioni dure? No. Appropriate, commisurate. Per evitare drammi infiniti: la morte di pedoni, ciclisti, altri automobilisti. E i drammi delle loro famiglie.

Pirati della strada: un minimo di tutela

Per chi sopravvive al sinistro o per i familiari, se il pirata non viene preso o se non ha la Rc auto, c’è pure il problema del risarcimento. Non c’è la compagnia che paga, visto che l’auto non non c’è o che manca la polizza. Unica soluzione: aver un tasto e-call in auto per chiedere aiuto, o farlo con lo smartphone. E sapere già quale sia la procedura da attivare. Rivolgendosi al Fondo di garanzia per le vittime della strada (FGVS).

Infatti, il FGVS è gestito da Consap ed è stato istituito per il risarcimento dei danni conseguenti ad incidenti stradali causati, nella maggior parte dei casi, da veicoli non identificati, non assicurati, posti in circolazione contro la volontà del proprietario o assicurati con imprese poste in liquidazione coatta. L’istruttoria e la liquidazione dei danni sono effettuate dalle imprese assicurative designate dall’Ivass (il vigilante).

La liquidazione dei danni, per i casi indicati è effettuata a cura delle Imprese Designate dall’Ivass. Limitato al massimale di legge vigente al momento del sinistro. Dall’11 giugno 2017 € 6.070.000 nel caso di danni alle persone, per sinistro; € 1.220.000 nel caso di danni alle cose, per sinistro.

C’è una pagina web per incidenti causati da veicoli non identificati, per soli danni alla persona (dal 24 novembre 2007, il risarcimento è dovuto anche per i danni alle cose, con una franchigia di 500 euro, in caso di danni gravi alla persona). Per presentare la relativa domanda di risarcimento, ci sono menu specifici. Ipotesi B. Veicoli non assicurati, per danni alla persona nonché per danni alle cose.

Dove? Su questo link.

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