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Alfa Romeo: cosa attendersi dal futuro elettrico

La controparte più pura degli Alfisti non si attende un futuro di rose e fiori in elettrico per Alfa Romeo, ma il futuro passa anche da qui

Alfa Romeo Giulia GTA Andrea De Adamich

Mancano circa 15 giorni alla presentazione della nuova Alfa Romeo Tonale, due settimane utili a tracciare la prima fase di quella che viene definita “La Metamorfosi” dal comparto legato al marketing del Biscione. Una metamorfosi che comincia con la nuova Tonale per avviare un percorso di ripresa fondamentale per il marchio con buona parte dello sguardo posto verso l’elettrico.

Di certo la controparte più pura degli Alfisti non si attende un futuro di rose e fiori a trazione elettrica, ma il futuro passa anche dalle batterie in virtù di una legislazione capace di non saper imporre altro e di fissare nell’elettrico l’unica parvenza di futuro da destinare al mondo dell’auto.

Al centro di queste considerazioni si può dire che pare in Alfa Romeo risieda già la volontà di fare del proprio meglio per rendere l’inevitabile passaggio verso tale direzione il più indolore possibile. Il presupposto dice che ogni Alfista ha maggiormente a che fare con i più classici valori attribuibili alla guida di un’auto, rispetto a quanto fa ad esempio un qualunque altro appassionato d’auto di altra marca. Ora pare già noto che Alfa Romeo comincerà ad introdurre vetture specificamente elettriche a partire dal 2027: in questa direzione, il Biscione deve quindi dare vita ad un elettrico capace di adattarsi alle nuove prerogative, in grado però di non scontentare il più tradizionale degli Alfisti.

L’azione del Biscione dice che si andrà lungo tale direttrice non soltanto a bordo di SUV o crossover, ma anche sfruttando l’appeal della berlina. Il successore dell’Alfa Romeo Giulia sarà infatti con grande probabilità un’elettrica ad elevate prestazioni: almeno è questo quanto fatto intendere dal CEO del Biscione, Jean-Philippe Imparato, già qualche mese fa. Lo stesso Imparato ci aveva tenuto a sottolineare che anche in virtù di una Giulia elettrica, questa dovrà mantenere dinamica e comportamento di guida come quello garantito da una vera fondamentale visto che si tratta di un parametro fondamentale per il Biscione.

L’importanza di far parte di Stellantis per Alfa Romeo

Il Gruppo Stellantis è nato con l’obiettivo di creare economie di scala e questo significa tanto per Alfa Romeo. In linea di principio, tutti i modelli Stellantis si baseranno su una delle quattro nuove piattaforme STLA laddove la nuova STLA Large, che avrà a disposizione derivanze non indifferenti di natura Giorgio, sarebbe stata scelta per la futura berlina elettrica del Biscione. Ciò significherebbe un pacco batteria di ben oltre i 100 kWh a disposizione con ottimi valori in termini di autonomia: per fare un confronto, una Tesla Model 3 Long Range dispone di circa 75 kWh, così come una BMW i4 di 84 kWh.

Alfa Romeo Giulia GTAm premio Auto Bild 2021

Tuttavia, la piattaforma STLA Large sta a significare anche che la nuova berlina a marchio Alfa Romeo crescerà notevolmente in termini di dimensioni. In questo modo, la futura Giulia o la berlina che prenderà il suo posto (o perché no, una berlina di Segmento E) andrà a ritrovarsi nel suo Segmento la BMW Serie 5 e non più la Serie 3.

Stellantis sta quindi costruendo il suo futuro elettrico sulla base di quattro piattaforme elettriche, sebbene lascerà ampia libertà ai vari marchi per ciò che riguarda l’interpretazione dei propri modelli. La piattaforma STLA presumibilmente consente anche la scelta tra trazione anteriore, posteriore o su tutte e quattro le ruote in virtù del fatto che i motori elettrici possono essere semplicemente posizionati più o meno a piacimento. Per l’Alfa Romeo, ovviamente, una configurazione a trazione posteriore rimane più che ovvia. Oggi si può quindi solo supporre il ragionamento sulla prima berlina elettrica del Biscione visto che nulla si sa e chiaramente siamo lontani dal disporre di immagini o simili. Di certo l’approdo sul mercato dell’Alfa Romeo Tonale dovrebbe garantire linee utili a ragionare su un rinnovato family feeling.

Bisognerà poi capire come si comporterà Alfa Romeo con le versioni Quadrifoglio derivate da varianti elettriche. Di certo non saranno escluse, ma le versioni più prestazionali del marchio saranno poste in essere solamente se il modello lo consente: è questo quanto definito già qualche mese fa ancora da Jean-Philippe Imparato. Nell’attesa, il primo tassello utile a definire l’elettrico secondo Alfa Romeo sarà messo in pratica nel 2024. Non rimane che attendere.

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