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Lancia Delta 2026: ecco come potrebbe essere [Render]

La quarta generazione dovrebbe basarsi sulla piattaforma STLA Medium

Lancia Delta 2026 render

La Lancia Delta è senza dubbio una delle auto più popolari realizzate dallo storico marchio torinese. Presentata per la prima volta al Salone di Francoforte del 1979, raggiunse il suo status massimo con l’introduzione della versione HF Integrale.

Questa veniva proposta con un motore turbo a quattro cilindri da 2 litri e trazione integrale, capace di sviluppare 185 CV di potenza e 304 Nm di coppia massima a 3500 g/min. Ad oggi, la Delta HF Integrale è ancora la vettura di maggior successo nel campionato mondiale di rally con 51 vittorie in totale.

Lancia Delta HF Integrale 1989 Martini asta
Lancia Delta HF Integrale

Lancia Delta 2026: ecco un interessante progetto digitale che mostra la possibile quarta generazione

Arrivando al 2008, Lancia ha sfruttato il Salone di Ginevra per presentare la nuova generazione della Delta che è praticamente una Fiat Bravo con uno stile più elegante sia dentro che fuori. Tuttavia, la nuova Delta non è stata assolutamente all’altezza dell’iconica prima generazione. Nel 2014, la casa automobilistica torinese ha deciso di togliere dal mercato a causa delle scarse vendite registrate.

Con la nascita di Stellantis, però, la Lancia Delta tornerà in questo decennio con un design tutto nuovo. Secondo quanto confermato da Luca Napolitano – amministratore delegato di Lancia, la nuova Delta sarà una dichiarazione di progresso e tecnologia. Considerando che il brand di Torino ha intenzione di passare all’elettrico entro il 2026, è quasi certo che la nuova vettura sarà proposta con un motore 100% elettrico.

Detto ciò, il renderista Bernhard Reichel ha realizzato per Autoevolution un interessante progetto digitale che mostra come potrebbe essere l’aspetto finale della Delta di nuova generazione. Basata sulla nuova piattaforma STLA Medium sviluppata da Stellantis, la Lancia Delta 2026 (la quarta generazione) potrebbe avere delle batterie a stato solido e assicurare un’autonomia massima fino a 700 km con una singola ricarica.

Parlando un po’ del progetto digitale, molto probabilmente Reichel è partito dalla terza generazione della 308. La parte frontale è caratterizzata da un’ampia griglia con 10 barre verticali, una cornice cromata, dei sottili fari a LED, un cofano motore con nervature, due prese d’aria laterali con DRL a LED integrati e una griglia inferiore con barre orizzontali che ospita il portatarga.

Il profilo laterale, invece, è caratterizzato da maniglie delle portiere a scomparsa, linee muscolose nella zona inferiore e piccole minigonne laterali. Da notare anche il tetto, le calotte degli specchietti retrovisori esterni e le cornici delle portiere in nero.

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