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Alfa Romeo: se la Delta elettrica può fare da base a una Segmento C

La Lancia Delta elettrica prevista per il 2026 potrebbe aprire le porte ad una collaborazione con Alfa Romeo per una 5 porte di Segmento C

Alfa Romeo

È ormai noto a tutti che il futuro di Alfa Romeo passa anche dall’elettrico, esattamente come accadrà per Lancia e praticamente per tutti i costruttori in virtù delle imposizioni regolamentari previste dall’UE. In casa Lancia si attende ad esempio la nuova Delta che come dichiarato dal CEO del marchio, Luca Napolitano, sarà declinata esclusivamente con propulsione elettrica e non prima del 2026.

Con l’effettivo approdo sul mercato di una nuova Lancia Delta elettrica, difficile da digerire per gli appassionati più tradizionalisti del marchio e dell’iconico modello, si potrebbero aprire strade collaborative in direzione Alfa Romeo. Difatti con l’avvento di una Lancia Delta elettrica si potrebbe dare vita ad un rapporto sinergico che coinvolgerebbe anche il Biscione in virtù della medesima “catalogazione” premium fra i marchi del Gruppo Stellantis.

Transizione verso l’elettrico anche per Alfa Romeo

Non è chiaramente lecito al momento ammettere che in virtù di una Lancia Delta elettrica possa ragionarsi su un’Alfa Romeo elettrica derivata da questa. Sicuramente il prossimo futuro del Biscione passa anche dall’elettrico che come è noto sarà aperto dall’Alfa Romeo Tonale che per la prima volta su un’Alfa Romeo porterà in dote la motorizzazione ibrida plug-in già a partire dal prossimo anno. Nel 2023 dovrebbe arrivare invece un B-SUV alimentato esclusivamente in modalità elettrica.

Bisogna però ricordare che una parte dell’utenza che si rivolge al marchio vorrebbe poter disporre di una Alfa Romeo a cinque porte che non sia un SUV. Non è un caso che ancora oggi la seconda vettura più venduta nel Vecchio Continente risulti essere la Volkswagen Golf. Per questo le voci su un eventuale ritorno di Giulietta, o 147, si fanno sempre più insistenti e quelle relative alla MiTo trovano invece scarse conferme.

Possibilità interessanti potrebbero quindi derivare dal rapporto collaborativo fra la sconfinata distesa di marchi oggi presenti in Stellantis. È già chiaro infatti che la condivisione delle piattaforme in accordo con le STLA previste dal Gruppo farà il resto. Dal 2023 sarà infatti il turno dell’immissione nelle linee produttive della piattaforma STLA Medium destinata a vetture di Segmento C e Segmento D con trazione anteriore, posteriore o integrale. Nel panorama delle potenze ottenibili si andrebbe dai 170 ai 250 cavalli con autonomia oltre i 500 chilometri: un buon punto di partenza per considerare una Alfa Romeo con tali caratteristiche che potrebbe derivare dalla futura Delta.

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